La squadra più giovane e quella più anziana della serie A meritano come sempre una speciale graduatoria ogni anno alla parte del campionato.
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La squadra più giovane e quella più anziana della serie A: “la politica green” di club storici del nostro calcio
Ogni anno i dati “Transfermarkt” ci mettono al corrente dell’età media delle formazioni che partecipano al nostro massimo campionato, giunto appena alla seconda giornata. Dati che potrebbero anche mutare in virtù di una campagna trasferimenti che non ha ancora conosciuto la parola fine. Rimarrete decisamente sorpresi dalla nuova graduatoria, dal momento che società storiche del nostro calcio, da qualche stagione, hanno decisamente sposato “la linea verde”. E per alcune loro tutto questo sta pagando in termini decisamente positivi, se si pensa che in questo momento tutte le squadre italiane di prima fascia, fatta eccezione forse della Juventus, non possono certo permettersi le spese faraoniche dei top club continentali della Premier League.
La squadra più giovane e quella più anziana della serie A: la crisi e le nuove strategie
La crisi, non dimentichiamo acuita dal Covid e dall’assenza del pubblico negli stadi, con la voce zero agli incassi della passata stagione, ha del resto portato alle stelle le difficoltà economiche di squadre che avevano da sempre, in passato, un “ampio potere” sul mercato. Vedi il Barcellona, costretto a rinunciare, dopo 21 anni di vita insieme, alle prestazioni di un certo Leo Messi, perchè incapace oggi di gestire l’ingaggio di un giocatore del genere.
Milan e Roma: giovani e di talento per vincere
Fatta eccezione di alcuni top club inglesi, del Real Madrid e del Bayern Monaco, e della già citata Vecchia Signora, gli uomini di mercato di alcune squadre italiane, comunque di livello medio-alto e con un passato celebre alle spalle, hanno cambiato strategia. Forti di scudetti e trofei continentali, ma lontane anni luce da determinate possibilità di gestione, queste squadre hanno adottato una nuova intelligente strategia. Quella di lavorare in prospettiva e puntare su under 25 europei assai talentuosi, che in questi club di primissimo livello non troverebbero però mai spazio, per la presenza di tanti campioni. Giocatori che però possono essere da subito protagonisti con la maglia società che nel passato hanno anche dominato la scena europea. E che oggi hanno voglia di vincere con un occhio al bilancio. E uno sguardo doveroso e attento al proprio vivaio e alla valorizzazione di “campioni made in Italy”.
Lo Spezia la squadra più giovane, la Sampdoria quella più anziana
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Non sorprende da una parte scoprire che nell’ordine Spezia (la squadra di A più giovane in assoluto), Empoli e Venezia hanno l’età media più bassa. Appena retrocesse dalla B, hanno anche optato per scelte, anche a livello di stranieri, che abbracciano a pieno la “politica green”. Sperando che paghi alla fine per raggiungere l’agognata salvezza. Accanto a loro, subito dopo, è sorprendente trovare Milan e Roma tra i club con una età media di 25,3 e 25,4. Sei sorpreso? Per ora a quanto pare i risultati danno ragione alle strategie di Pioli e Mourinho.
Vuoi sapere quali sono le squadre più anziane del nostro calcio?
La Sampdoria, con una età media di 28,4, è decisamente la formazione più vecchia della serie A 2021-2022. Appena più giovani sono Lazio (28,3) e Inter (28,2). Con l’addio di Ronaldo e l’arrivo di Keane, si è ringiovanita la Juve (27,6) che rimane comunque tra i club con l’età media più alta.