La Serie C è un torneo ricco di squadre di storia e tradizione, ma gli affari non stanno di certo andando per il meglio da diversi anni.
Ci sono delle squadre che sicuramente stanno cercando sempre di più di poter migliorare la propria situazione sportiva, con la Serie C che è sempre di più in crisi da diversi anni a questa parte.
In tantissimi circostanze si dice che la fede e la passione non hanno categoria, con questo che sicuramente uno degli slogan più belli del mondo nel calcio.
La Serie C sicuramente non è il torneo più affascinante da un punto di vista tecnico, probabilmente con un sistema completamente fallimentare data alla enorme quantità di squadre.
Sessanta realtà per la terza divisione sono davvero un numero eccessivo, dato che superano di gran lunga il complessivo tra Serie A e Serie B, con il valore medio che dunque tristemente crolla.
Non ci si deve dunque nemmeno sorprendere se c’è una grandissima differenza tra i costi della Serie A e quelli della Serie C, che vive in un mondo completamente parallelo anche rispetto alla serie cadetta.
Per molte società la situazione si fa davvero sempre più complicata anche perché c’è l’obbligo di dover adempiere ha determinati limiti contrattuali, soprattutto perché anche la terza divisione è completamente professionistica.
Ecco allora come il minimo che deve essere retribuito per un giocatore che in questo momento si trova tra i 16 e i 19 anni, dunque tra la classe delle 2003 quella del 2006, è di un complessivo di 14.670 euro annui lordi.
Una cifra che sicuramente può sembrare insignificante per le società attuali, ma che sicuramente ha cercato di spingere sempre di più le squadre a puntare sui settori giovanili.
La motivazione è presto detta, dato che dal momento in cui un giocatore dovesse toccare i 24 anni di età, dunque in questo momento si ritrovasse all’interno della fascia presente tra il 1998 a ritroso, il suo stipendio minimo sarebbe di 27.170 euro.
Si tratta chiaramente di un cambiamento molto importante e che mette in crisi diverse società, soprattutto considerando come i giocatori per formare una squadra debbano essere almeno una ventina.
Troppe squadre in C e i costi non aiutano
In questo momento però la situazione è legata alla Serie C è assolutamente disastrosa, perché ci sono troppe squadre dai valori troppo diversi.
Fino a qualche anno fa infatti la C2 era un grandissima compromesso che dava l’opportunità a una serie di squadre di poter entrare sia a far parte del mondo professionistico, ma allo stesso tempo di poter tenere i costi assolutamente abbordabili.
Togliere la C2 ha portata sicuramente una diminuzione del numero di squadre professionistiche, dato che prima erano due gironi per la C1 e tre per la C2, ma così facendo, portando dunque la Serie C su tre gironi diversi ha portato a chiaramente a un crollo del livello.
Le società fanno sempre più fatica a pagare con regolarità gli stipendi, infatti è davvero molto triste constatare come si debbano fare i playoff in Serie d per poter stabilire una griglia di partenza dei ripescaggi.
Ovviamente con un basso livello anche le televisioni fanno fatica ad acquistare un pacchetto che si fa comunque sempre più esoso e soprattutto comprende troppe partite.
Dovendo dare un minimo di stipendio che si aggira attorno ai 2000 euro netti al mese per ogni calciatore sopra i 24 anni diventa sempre più complicato per le società di uscire a sborsare certe cifre.
Non ce ne vogliano le piccole società che vivono un vero e proprio sogno nel momento in cui arrivano tra i professionisti, ma purtroppo per poter entrare tra i grandi non bastano solamente i meriti sportivi, ma serve soprattutto avere una società forte alle spalle.