Nel poker il Set Mining consiste essenzialmente nel giocare coppie servite con l’auspicio di trovare un set al flop.
Il Set Mining sembra una pratica abbastanza semplice, ma è fondamentale da un lato conoscere bene quando e come farlo in modo profittevole, dall’altro come non perdere inutilmente montagne di chips in tentativi o giocate errate.
È chiaro che trovarsi al flop con un tris significa quasi sempre avere la mano migliore tra i partecipanti al piatto. Avere un tris pressocché illeggibile come un set, quindi un tris composto da una sola carta comune e le due carti di pari valore tra le carte personali, è uno dei punti migliori per vincere. Ma come ogni arma molto potente, è necessario saperla maneggiare e sfruttare nel modo corretto per non fare, e farsi, dei danni.
Per comprendere a pieno ciò che andremo a vedere nelle righe a seguire, però, è utile conoscere bene cosa sono e le dinamiche delle implied odds. Se quindi non padroneggi ancora questi concetti o non ne hai mai sentito parlare, prima di proseguire con la lettura ti consiglio caldamente di recuperare la nostra guida che trovi cliccando qua sotto:
Indice dei contenuti
Come abbiamo già anticipato, il set mining consiste nel ricercare un set al flop avendo ricevuto due carte personali di pari valore. Quelle che in gergo si chiamano pocket pairs.
Per capire la forza di un set chiuso al flop, immaginiamo queste situazioni:
Hero’s handA: 5
Flop1: Q
Flop2: 9
Flop3: 4
In queste tre situazioni ipotetiche, un avversario che non conosce la nostra mano, difficilmente potrà immaginare che si cela un pericolo tanto grande.
Nel caso di Flop1 ad esempio, un eventuale avversario con top pair top kicker (A-K) o doppia coppia (K-Q) potrebbe sentirsi buono. Pure se turn e river dovessero essere blank, quindi sostanzialmente indifferenti, il nostro set può farci pagare bene.
In situazioni come Flop2 e Flop3, non necessariamente abbiamo il punto nuts, quindi il migliore disponibile ta tutte le combinazioni possibili, ma nel caso trovassimo un avversario con il 9 (con seconda hole card diversa da 5), nel primo caso, potremmo addirittura prendere i suoi resti, dal momento che anche lui ha un punto fortissimo, ma non sufficiente a battere il nostro full house nascosto.
Nella situazione di Flop3, potremmo non essere i più forti, dal momento che sono possibili scale e colore, ma certamente abbiamo buone prospettive, soprattutto calcolando che qualsiasi raddoppio di carta successivo ci donerebbe un full house, superiore a eventuali scale e colore, oltre a poterci far pagare bene eventuali progetti in essere.
L’estrema forza di un set consiste quindi nel chiudere un punto fortissimo e quasi sempre ben nascosto e difficile da individuare, oltre all’eventuale guadagno ulteriore che possiamo estrarre nelle strade successive. È una giocata decisamente potente, ma non si può farla sempre e nasconde anche qualche insidia.
La prima condizione da dover rispettare per poter attuare correttamente un set mining profittevole riguarda lo stack di cui disponiamo. Dal momento che, come vedremo tra poco, pescare proprio la carta che ci serve il flop non è molto probabile, per farsi che sia una ricerca profittevole, sarà necessario disporre di uno stack adeguato a ingrandire il piatto nelle strade future.
È di conseguenza una giocata perfetta in tutti i tornei di Texas Hold’em, Sit&Go e soprattutto cash game. Nel gioco cash gli stack sono generalmente più grandi rispetto a un torneo o sit&go, specialmente per il fatto che i bui non aumentano di importo strada facendo, quindi se ne vedranno molti di più in quel tipo di gioco. Nonostante tutto i primi livelli e, nel caso di strutture molto giocabili, anche in fasi intermedie, è una tecnica decisamente utile anche nei tornei per accumulare chips ed eliminare avversari troppo avventati.
Per quanto invece riguarda la posizione al tavolo, come in moltissime altre situazioni, funziona tutto meglio quando giochiamo di posizione. La situazione perfetta consiste nel fare call pre flop, con pocket pair media o bassa, a uno o più rilanci precedenti al nostro, a patto si seguire le regole circa il rapporto tra call da fare e stack totale che vedremo. Naturalmente anche se ci troviamo fuori posizione può essere comunque una giocata da non buttar via, ma perderemmo l’ulteriore vantaggio dovuto a poter contare su informazioni maggiori dagli avversari.
Partiamo da qualche semplice nozione matematica circa le probabilità. la probabilità di chiudere set al flop dopo aver ricevuto una pocket pair sono poco meno del 12%, quindi avremo accadrà circa una volta ogni 8,5 tentativi.
La probabilità di chiudere set entro il river è invece del 19% circa.
Quando abbiamo un set, chiuderemo un full house entro il river nel 33% dei casi.
Su questa base andremo quindi ad applicare i nostri ragionamenti anche relativi alle implied odds che ci dona un set al flop.
Il modo migliore per capire questi ragionamenti è partire da un esempio.
Immaginiamo una partita cash game di NL Hold’em con bui 2$/4$. Per comodità ipotizziamo tutti i player con uno stack pari a 600$.
Noi siamo sul big blind e abbiamo ricevuto una pocket pair bassa.
Il player UTG fa un raise pre flop di 20$.
Tutti passano e la parola arriva a noi.
Che si fa ora?
Seguiamo il filo di quanto detto fino a questo momento:
Vediamo ora le pot odds che abbiamo per il call. Per chiamare dobbiamo aggiungere 16$ su un piatto che diventerebbe di 42$ (il raise utg + il nostro call + il piccolo buio che ha foldato). Abbiamo quindi pot odds esattamente di 3 a 1.
PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >>> Perché è essenziale calcolare il Valore Atteso (o Expected Value)
Dal momento che abbiamo visto che si setta con un rapporto di 7,5 a 1, ben superiore al 3 a 1 che abbiamo per il call, non abbiamo odds per chiamare, corretto?
Non proprio, è qui che dobbiamo ragionare sulle implied odds per prendere la decisione corretta.
Facciamo qualche ragionamento:
Questo ci porta a supporre con buona approssimazione che nel caso in cui settassimo la nostra coppia al flop, oltre ai 42$ del piatto corrente, arrivino successivamente altre puntate dall’avversario, che ingrosseranno quindi il piatto che andremmo a portare a casa. Quei gettoni che arriveranno nel piatto dopo il flop, rappresentano le nostre implied odds.
Quale deve essere quindi la quantità di denaro che dovremmo vincere in caso di successo per avere le odds di chiamare pre flop?
Abbiamo detto che le odds per il set sono 7,5 a 1, di conseguenza per avere odds per un call profittevole dovremmo avere chance di vincere un piatto di almeno 136$. Questo il motivo principale per cui il set mining va tentato solo ed esclusivamente in situazioni deep stack. Difatti nell’esempio appena riportato, avere uno stack molto piccolo (sotto o pari quindi ai 77$ necessari a creare un piatto di almeno 136$) non ci permetterebbe assolutamente di far crescere il piatto fino alla quantità necessaria ad avere valore atteso positivo.
Ricapitolando, per fare set mining in maniera perfetta occorre che si presentino 3 condizioni. La prima necessaria, le altre due non indispensabili, ma molto utili.
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