La sua storia, come si gioca, perché era tra le versioni più famose prima dell’esplosione del Texas Hold’em.
Il Seven Card Stud è una delle varianti del poker più giocate, soprattutto negli Stati Uniti, prima della grande diffusione della variante Texas Hold’em. Le regole di base sono abbastanza semplici e non serve molto tempo per imparare a giocarci con soddisfazione.
Seppure il Seven Card Stud possa sembrare a prima vista una variante del poker abbastanza complicata e/o confusa, già con qualche partita si entra velocemente nell’ottica del gioco e può realmente diventare la variante preferito di tanti player, tanto che ancora oggi riceve molta attenzione dagli appassionati durante le W.S.O.P. (World Series Of Poker, l’evento mondiale più importante che si gioca ogni anno a Las Vegas e che colleziona decine di migliaia di iscrizioni). Per capirne velocemente le dinamiche si può giocare, anche senza soldi veri, qualche partita online, in modo da vedere nella pratica le dinamiche, gli importi dei rilanci e un minimo di strategia basilare. Poi il resto verrà da sé.
Dal punto di vista matematico, invece, il calcolo delle probabilità e la strategia per giocare a livelli professionali o semi-professionali richiede un po’ più di impegno, perché le variabili nel Seven Card Stud sono decisamente maggiori rispetto al Texas Hold’em e il fatto di avere puntate Limit (vedremo più avanti cosa significa) sposta un po’ la percentuale di vincite a favore dell’abilità e dell’esperienza, rispetto alla varianza (ciò che i neofiti chiamano “fortuna”).
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Nel Seven Card Stud non esistono i Blind (Bui), come nel Texas Hold’em, ma prima di ogni mano si paga un Ante, ossia una quota obbligatoria che tutti i giocatori mettono nel piatto prima della mano. Le carte coperte si chiamano Hole Cards, mentre quelle scoperte Door Cards.
Il Seven Card Stud, come già detto, ha una struttura di puntate Limit, ossia l’importo delle puntate è determinato a priori. I giri di scommesse sono 5, per i primi due che vengono chiamati 3rd e 4th street (o, tradotto, terza e quarta strada) si utilizza la Small Bet, mentre per i successivi (5th, 6th e 7th street) si adotta la Big Bet, di importo pari al doppio della Small Bet. L’ante iniziale, invece, è generalmente di importo pari a 1/5 della small bet.
Prima fase di gioco
Dopo aver pagato l’ante e aver ricevuto le prime tre carte, il giocatore con la Door Card (carta esposta) più bassa deve effettuare il “Bring-in“, cioè la prima puntata. Se due giocatori hanno la stessa carta esposta ed è la più bassa, generalmente si guarda il seme in questo ordine: picche, cuori, quadri, fiori.
L’importo del Bring-in varia da un terzo della small bet, alla small bet intera.
Successivamente, il turno passa in senso orario e ogni giocatore può fare Call (vedere la puntata), fare Raise (Rilanciare) o decidere per il Fold (passare la mano). Quando un giocatore passa la mano, le carte vengono coperte tutte e messe nel Muck (il mazzo degli scarti).
È molto importante tenere a mente le door card scartate dagli altri giocatori per poter calcolare correttamente le prossime mosse, su questo aspetto è necessario allenarsi finché non diventi un’abitudine consolidata.
Per ogni giro di puntate sono ammessi al massimo 3 rilanci.
Fase centrale
Dopo il primo, abbiamo la 4th, 5th e 6th street. Ad ogni turno ogni giocatore riceve un’ulteriore carta.
Come nel primo turno di puntate, per decidere chi parlerà per primo si guardano le door cards, ma stavolta parla chi ha il punto esposto più alto e si prosegue sempre in senso orario. In situazione di parità, il primo a fare l’azione sarà quello seduto a sinistra del Dealer.
Qualora un giocatore abbia un coppia esposta e parla per primo, può eseguire una Big Bet, ossia puntare il massimo consentito.
Dopo la 5th street, si utilizzeranno solamente Big Bet
Fase Finale
L’ultimo turno di scommesse viene chiamato 7th street. Il dealer distribuisce la settima carta ad ogni player ancora in gioco, che si troverà quindi ad avere 3 hole cards e 4 door cards.
Si esegue a questo punto l’ultimo giro di puntate e si passa allo show-down per l’assegnazione del piatto.
Se ci sono state puntate, mostrerà le carte per primo colui che ha eseguito l’ultima puntata o l’ultimo rilancio per proseguire poi in senso orario. Qualora invece il turno non ha presentato puntate, mostra per primo il giocatore cui le door cards presentano un punto migliore.
Talvolta può capitare che il mazzo non basti a distribuire l’ultima carta a tutti i giocatori, in questo caso viene girata una carta al centro del tavolo che è utilizzabile da tutti. Se necessario può essere anche una delle carte già bruciate in precedenza.
I segreti per approcciarsi al Seven Card Stud sono pochi, ma fondamentali:
Non dimentichiamo che, secondo la teoria dei giochi, il poker è un gioco di strategia a somma zero con informazione imperfetta (o parziale), quindi le skills che portano alla vittoria sono essenzialmente l’abilità di raccogliere informazioni sugli avversari e su ciò che accade (carte bruciate comprese) e saper utilizzare queste informazioni per adattare la propria strategia di gioco. Ottenuta la padronanza di queste abilità, il gioco potrà essere soddisfacente e, soprattutto, profittevole.
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