Stadi e non solo hanno bisogno di riaprire, ma non senza sicurezza, ed ecco l’idea che piace a Gravina: il Green Pass
Il pericolo di avere il Covid, non è andato via, ma con vaccini e distanziamenti si prova a tornare alla normalità, anche nello sport. Vorrebbe dire, stadi aperti. Il capo della FIGC, Gabriele Gravina, ha spiegato: “Per la riapertura degli stadi abbiamo formalizzato la richiesta alla sottosegretaria Vezzali. Siamo in attesa che la procedura venga definita anche secondo le indicazioni del Cts”.
L’arma sarebbe il Green Pass, che diventerebbe efficace anche per gli stadi. Ci sarebbe ancora qualcosa su cui lavorare, tra cui l’attenzione di tutti i club su questo tema. Dopodiché si avrà una risposta, già in luglio sulle possibilità di inizio campionato.
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A seguire, la voce di Dal Pino, presidente della Lega Serie A, che come Gravina parlava di stadi pieni per possessori di Green Pass, anche per incentivare i tifosi a vaccinarsi. “La richiesta di avere il 100% di tifosi negli stadi è fondamentale sia come sostenibilità economico-finanziario del sistema sia come messa in sicurezza del sistema”, conclude il presidente della Serie A.
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E parla anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, che ha ascoltato le idee sul Green Pass legate alla presenza negli stadi. Innanzitutto, Sileri ci va con i piedi di piombo, ricordando che se i contagi dovessero aumentare, si andrebbe di nuovo verso le restrizioni. Anche per lui però, quello della “carta verde” sarebbe un’arma importante per ricominciare gli eventi a rischio di assembramento. Anzi, esso sarebbe “un’opportunità”, per tornare a vedere gli stadi finalmente pieni di nuovo. E non solo, il sottosegretario parla anche di discoteche e ristoranti, eventualmente da poter riaprire, grazie appunto a quest’arma.