Casey Stoner è a Portimao ed ha parlato a tutto tondo del Motomondiale: il suo ritiro, quello di Valentino Rossi e tanto altro.
Nel paddock di Portimao è presente un certo Casey Stoner, due volte campione del mondo in MotoGP. L’australiano è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati del motorsport, con quel titolo vinto con la Ducati nel 2007 che sa ancora di impresa. Quattro anni più tardi, fu in grado di ripetersi in sella alla Honda, al debutto sulla moto giapponese dopo diverse stagioni passate a Borgo Panigale.
Come un fulmine a ciel sereno, Casey annunciò il suo ritiro a fine 2012, ad appena 26 anni di età. La sua scelta sorprese tutti, e tornò nel mondo delle due ruote solo per disputare alcuni test proprio con la Ducati qualche stagione fa. L’abbandono di un personaggio simile fu una perdita importante per le due ruote, che non lo hanno mai dimenticato.
La vita di Stoner si è complicata notevolmente negli ultimi anni, a causa di una drammatica malattia. Casey ha informato fans ed addetti ai lavori di soffrire della sindrome da stanchezza cronica, un qualcosa di impensabile per un ex pilota di quel livello. L’ex pilota sembra essere tornato in salute, ed è apparso nel paddock di Portimao dove ha rilasciato una bella intervista.
Stoner, un personaggio dalle mille sfaccettature
I media attendono sempre con impazienza un incontro con Casey Stoner, in grado di fornire sempre dei pareri intelligenti e delle chicche inaspettate. Nel paddock portoghese è stato infatti assalito dai giornalisti, rilasciando una lunga intervista in cui ha affrontato molte tematiche. Ecco il suo parere sul mondiale 2021.
“L’ho trovato molto bello ed appassionante, con tanti diversi piloti e team che sono state in grado di salire sul podio. Credo sia stato divertente per i tifosi, ed anche la passata stagione mi ha entusiasmato. Abbiamo bisogno di campionati combattuti in questo modo, fanno bene allo sport“.
“La Ducati è stata vicino al titolo per tutto l’anno, ma purtroppo non ce l’hanno fatta. Avevano piloti veloci e competitivi, però hanno peccato sulla costanza di rendimento. Per quanto riguarda la moto, anche in quel caso occorre essere veloci su più piste, mentre la Yamaha era più pronta in diverse tappe. Riguardo a Marc Marquez, quando è in forma ed in simbiosi con il mezzo, è difficile da contrastare“.
Una delle giovani promesse approdate nel Motomondiale è Pedro Acosta, pilota che Stoner ha voluto elogiare: “Quello che ha fatto è impossibile da ignorare. La lotta in quella classe è stata bellissima, Fernandez e Gardner ci hanno fatto divertire. Anche Bezzecchi va molto forte, anche se è un pò calato nel 2021. Lo scorso anno faceva cose che non riuscivano a nessuno“.
Casey parla del suo ritiro e di quello di Valentino Rossi
Per quanto riguarda il precoce ritiro dal mondo delle due ruote, Stoner è stato lapidario: “Non me ne pento affatto, credo sia stata la giusta decisione“. Sul prossimo addio di Valentino Rossi, Casey ha dichiarato: “Per come la vedevo io, correre equivaleva a vincere. Nei miei ultimi periodi in pista, mi ero accorto di non essere più all’altezza“.
“Valentino mi è molto mancato nella lotta con gli altri ragazzi davanti al gruppo. Avrei voluto vederlo combattere per le prime posizioni. Con lui ho avuto alcune battaglie spettacolari, una volta ero davanti io, una volta toccava a lui. Da lui ho imparato tutto, sia in pista che fuori. Era fortissimo, sapeva gestire i rapporti con i media e ne ho appreso la gran parte delle mie qualità sotto quell’aspetto“.
“Non ho mai parlato con lui, ma non stupisce la scelta di ritirarsi. La situazione Covid ha complicato ulteriormente la vita a Valentino, che si aspettava una moto più competitiva. Sono contento anche del fatto che abbia una ragazza e che stia per avere figli. Non aveva mai nascosto che ne avrebbe voluti, una volta andato in pensione“.
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Il futuro del “Dottore” sarà nelle competizioni Gran Turismo con la Ferrari, contemporaneamente al suo impegno con la squadra di sua proprietà: “Sono felice per lui, ora inizierà un capitolo totalmente diverso della sua vita. Dovrà abituarsi a non essere sempre in giro per il mondo, ma avrà molta meno pressione. Spero se la goda e che riuscirà ad apprezzare tutto quello che gli accadrà. Prima o poi, le cose finiscono“.