Calcio uruguaiano in subbuglio, terzo suicidio in sei mesi, morto il ventisettenne terzino mancino, Emiliano Cabrera
Per il mondo del calcio è un pessimo momento, ancora un calciatore, muore suicida. Purtroppo, è venuto a mancare all’affetto di cari, famiglia e colleghi, Emiliano Cabrera di 27 anni. Il calcio, quello sudamericano soprattutto, ha registrato negli ultimi periodi, troppi casi di suicidio, qualcosa che deve far riflettere ed indagare.
Emiliano si è tolto la vita nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, e non si conoscono le cause. Il giocatore, al momento era in forza al Boston River, squadra di seconda fascia uruguaiana. Purtroppo, come riportano i media sudamericani, queste notizie stanno diventando troppo frequenti ed iniziano a far destare molte preoccupazioni nell’ambiente.
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Secondo uno dei quotidiani più quotati del Paese in cui il difensore viveva, Ovacio, il ragazzo non avrebbe avuto una situazione familiare tranquilla, con l’incubo della depressione che da diverso tempo lo avrebbe attenagliato. Queste sono comunque supposizioni per ora, per quanto riguarda i motivi che avrebbero portato l’altleta ad una scelta così dura.
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Il calcio che sta soffrendo maggiormente questa situazione è proprio quello dell’Uruguay, che piange la terza vittima in sei mesi. Un ex compagno del ragazzo, Felucho Rodríguez, ha intanto rotto il silenzio parlando così ai media locali: “Viviamo in una società machista in cui abbiamo paura di dire quello che ci succede”. Un monito, seppur di poche parole, quello del calciatore che proprio al Boston River, aveva giocato insieme a Cabrera. Pochi mesi fa era già morto un calciatore in questo modo ed ancora poche settimane fa un altro, in circostanze simili, come proprio Rodríguez ha ricordato. Nei prossimi giorni, la Federazione uruguaiana sospenderà tutte le partite in calendario, per ricordare il ventisettenne.