Suppo non dice no a un progetto che Suzuki potrebbe mettere in piedi nei prossimi anni per “copiare” KTM.
È innegabile che in questi anni la KTM stia facendo un buon lavoro nelle categorie inferiori. Ha investito parecchio sia in Moto3 che in Moto2 per tirare su talenti che poi possano approdare in MotoGP.
In questo momento la casa austriaca ha in top class Miguel Oliveira, Brad Binder, Remy Gardner e Raul Fernandez. Tra quelli cresciuti nel suo vivaio c’è anche Jorge Martin, che però le è stato sottratto dalla Ducati nel 2021 e che corre nel team satellite Pramac con la speranza di passare alla squadra ufficiale.
Tra i rider più talentuosi sotto contratto c’è sicuramente Pedro Acosta, che ha vinto il titolo al debutto in Moto3 e che ora è in Moto2. Sta un po’ faticando, dopo aver fatto dei test pre-campionato decisamente ottimi, però il suo valore non è in discussione. La Honda sembra averlo messo nel mirino, però il marchio di Mattighofen vuole tenerselo stretto.
MotoGP, anche Suzuki supporterà un team Moto2? Parla Suppo
Il modello KTM è sicuramente interessante e fonte di ispirazione per le case concorrenti. Ad esempio, dal 2022 la Yamaha è presente in Moto2 con il team VR46 Master Camp. I piloti sono Manuel Gonzalez, arrivato dal Mondiale Supersport, e il thailandese Keminth Kubo.
Nella classe intermedia la Honda supporta da anni il team Asia, per il quale gareggiano Ai Ogura e Somkiat Chantra. E fa lo stesso con il medesimo team anche in Moto3, dove schiera diverse moto anche per altre squadre.
Anche altri costruttori impegnati in MotoGP potrebbero pensare di supportare una formazione presente in Moto2. Livio Suppo, team manager Suzuki, non ha escluso tale possibilità: “KTM ha fatto un ottimo lavoro in Moto3, Moto2 e MotoGP in questi anni. Sarebbe un’ottima idea supportare dei piloti almeno in Moto2 – riporta Motorsport-Total.com – mentre la Moto3 sarebbe difficile per noi”.
La Suzuki da quando è tornata in MotoGP ha praticamente sempre puntato sui giovani e pertanto supportare una squadra in Moto2 sarebbe un progetto interessante per evitare che magari qualche talento firmi con la concorrenza. Al momento, comunque, non c’è ancora niente di concreto.
Da anni si parla pure della possibilità che Suzuki faccia un team satellite e non si sta sviluppando nulla in tal senso. Suppo commenta così: “Sappiamo che c’è attesa da diversi anni, ma c’è ancora molto da fare prima di poterci pensare”. Insomma, non è qualcosa che può essere realizzato nel breve termine.