Cos’è la tragedia di Furiani: un bruttissimo ricordo di inizio anni ’90 che ancora oggi scuote la Corsica e la Francia.
Il 5 maggio 1992 è una data molto triste per il calcio francese e per ben diciotto famiglie. Nominata La tragedia di Furiani, ancora oggi in quella data, si tiene una giornata commemorativa presso Furiani, cittadina nei pressi della corsa, Bastia.
Accadde allo Stadio Armand Cesari che avrebbe dovuto ospitare la semifinale di Coppa di Francia della stagione 1991/92 in cui i padroni di casa affrontavano il fortissimo Marsiglia di Deschamps e Papin.
I morti di Furiani
Non vi fu nessun atto di violenza, nessuno scontro sugli spalti. Soltanto una decisione da parte della società di casa, che mise a repentaglio le vite di molti tifosi. La società infatti, decise di aumentare la capienza dello stadio del 50%, costruendo una tribuna provvisoria di 10 000 posti e per farle spazio, tagliando anche le recinzioni.
Le autorità accolsero favorevolmente l’idea e tutto fu fatto in pochi giorni. Purtroppo però, ci fu il crollo della tribuna. A differenza di quanto accaduto in Brasile quest’estate, quella volta il crollo fece diversi feriti e soprattutto, diciotto morti. Si contarono 2.357 feriti, la tragedia poteva essere ben più grave. Tra i deceduti, un giornalista, un capo dei Vigili del Fuoco e soprattutto una studentessa di soli 15 anni: Santa Grimaldi.
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Per rispetto delle vittime, si decise allora di non giocare quella gara, né di recuperarla. La Federazione, decise poi dopo di annullare l’intera competizione, non assegnando una qualificata alla finale in cui era già passato il Monaco. Dopo 2 anni, arrivarono le condanne per omicidio e ferite involontarie. Il 2 aprile 1994, due persone furono incarcerate per due anni ed altre sei, condannate a pene minori per due anni.