Valentino Rossi grande protagonista nel sabato del Mugello: il pilota di Tavullia ha ritirato il numero 46 in una cerimonia molto intensa.
Alle 12:20 di sabato 28 maggio Valentino Rossi è sceso sul rettilineo del Mugello per ritirare il numero 46 con cui ha corso per oltre un ventennio nel Motomondiale e con cui ha vinto nove titoli mondiali. Una cerimonia davvero rara nella storia delle due ruote e che ha visti in passato come protagonisti leggende del calibro di Kevin Schwantz e Loris Capirossi.
Poco dopo mezzogiorno il campione di Tavullia ha lasciato il box Mooney VR46 per dirigersi sul rettilineo del tracciato toscano in compagnia di Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, che gli ha consegnato il numero 46 mentre sulle colline toscane veniva proiettato il numero a caratteri cubitali regalando un colpo d’occhio davvero notevole per il pubblico sugli spalti e a casa. “È un mix di sentimenti, da una parte è molto triste finire. Dall’altra parte è una grande sensazione perché è stata una lunga avventura e una carriera indimenticabile piena di grandi momenti, quindi sono molto orgoglioso di questo“.
Valentino Rossi ritira il 46
La cerimonia on poteva avere posto migliore che il Mugello, un posto dove Valentino Rossi è stato sempre acclamato da eroe e dove la sua presenza ha sempre avuto un certo peso nella vendita dei biglietti, come dimostrano le vendite di questa stagione. “Questo è un posto speciale, è la casa del GP d’Italia, il nostro GP di casa. Il 46 ha un valore particolare per me, perché era il numero di Graziano, di mio padre, quando arrivò secondo nel Campionato della classe 250. Sono molto contento perché è un segno, non è solo un numero“.
Lasciata la MotoGP i colori italiani possono continuare a vivere con una certa salute, come dimostra anche la prima fila nelle qualifiche di oggi. Tanti i talenti italiani che porteranno alto il tricolore del motociclismo: “L’Italia è sempre al top nella MotoGP, specialmente in questo momento, Aprilia e Ducati sono molto forti, abbiamo diversi piloti italiani come Bastianini, che ha vinto molte gare, ma anche tanti allievi della VR46 Academy“, ha aggiunto Valentino Rossi nel corso della premiazione.
Tra questi c’è sicuramente Pecco Bagnaia, ma anche Franco Morbidelli e i due piloti del team VR46, Marco Bezzecchi e Luca Marini in forte crescita. Per il Dottore si tratta di un bellissimo ricordo. “E’ stata la mia vita per 26 anni, seguire il campionato in giro per il mondo. Ma è stato anche molto stressante, quindi ora sono un po’ più rilassato e penso che fosse il momento giusto per lasciare“.