Valentino Rossi e l’addio alla MotoGP: ecco cosa gli mancherà di più

Lui manca già ai tifosi e la MotoGP avrà degli aspetti che commuoveranno Valentino Rossi: ecco a cosa penserà la domenica.

Valentino Rossi (Getty Images)
Valentino Rossi (Getty Images)

Gli anni di carriera sono ben 26. Praticamente una vita, per Valentino Rossi, che ancor prima della MotoGP, ovviamente correva per le classi minori, ed è stato seduto in sella, davvero sin da piccolo. Ora che di anni ne ha 42, lo farà ancora, ma solo per divertirsi, perché la carriera da professionista è finita dopo la Gara di Valencia, dove tutti i colleghi gli hanno concesso il giusto tributo finale.

Dovrà posticipare il suo “divertimento”, Vale, che salterà la 12 Ore del Golfo, ma avrà tempo per rifarsi, anche sulle quattro ruote. Per adesso c’è solo da concentrarsi sul prossimo Mondiale motociclistico, dove lui sarà per la prima volta dirigente. Ma c’è qualcosa che vorrebbe ancora fare, dei tempi in cui andava in pista? Ovvio, dopo averlo fatto per quasi trent’anni.

Valentino Rossi: le due cose che non farà più

L’amatissimo italiano, come riportato da Motorsport-Total.com, avrà certamente difficoltà a concentrarsi unicamente sulla sua VR46 racing team, senza mai pensare un po’ a quando in sella con tutti gli altri, c’era anche lui. I tempi in cui, per intenderci, si permetteva persino di rifiutare uno sponsor per seguire i suoi ideali, ed era il sarcastico, divertente matto, di cui ci siamo quasi dimenticati, per far spazio nei nostri occhi, ad un Dottore a breve neo-papà e da piani dirigenziali.

Ma come detto, il Valentino in giacca e cravatta, porterà con sé per diversi anni, quello in tuta e casco. Facile indovinare cosa gli mancherà prima di tutto: “In primo luogo, stare in sella a una moto da MotoGP. Perché guidare una MotoGP in pista è semplicemente una bellissima sensazione. Del fatto che Rossi si divertisse tanto in sella, ne abbiamo la riprova con la bellezza di 9 Mondiali vinti, di cui sei in classe regina.

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Il secondo aspetto non sarà escluso dalla vita del centauro di Tavullia, ma è una cosa che certo, non potrà fare più da pilota. A breve infatti, ovviamente, il classe ’79 lavorerà in fabbrica ed ai box col nuovo team, ma non come prima. Ecco cosa ha confessato The Doctor, a chi lo intervistava per il conosciuto sito web: “Mi mancherà la sensazione di domenica mattina. A due ore dall’inizio della gara di solito non ti senti particolarmente bene. In un certo senso è una sensazione di paura. Sai solo che alle 14:00: la corsa inizierà”, ammette il pluricampione mondiale.

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