La richiesta di Valentino Rossi alla casa giapponese resterà inascoltata. Ecco qual è la situazione dopo il grande rifiuto.
Valentino Rossi ha appena terminato l’ultimo venerdì di prove libere della sua carriera, scendendo in pista sulla sua Yamaha Petronas a Valencia. La giornata del “Dottore” è stata, come accade quasi sempre in questo 2021, molto difficile, dal momento che ha chiuso ventunesimo ed ultimo.
Il nove volte campione del mondo ha girato in 1’32”285, ad un secondo e tre dalla Ducati di Jack Miller che guida il gruppone. Non male Andrea Dovizioso, classificatosi in nona piazza sulla stessa moto del pilota di Tavullia, dando l’impressione di poter far qualcosa di buono in questo finale di stagione.
I risultati della pista passano in secondo piano per Valentino Rossi, che domani disputerà la sua ultima qualifica per poi prendere parte ad un GP per l’ultima volta. Il fine settimana del Circuito Ricardo Tormo è quasi interamente dedicato a lui, a cominciare dal giovedì in cui sono previsti gli incontri con i media.
La Dorna e la FIM hanno organizzato un parco moto con i nove gioielli con cui il “Dottore” ha vinto i suoi allori iridati, partendo dall’Aprilia di Classe 125 del 1997 arrivando alla Yamaha 2009 sponsorizzata FIAT. Nel mezzo, tra il marchio italiano e quello di Iwata, c’è stata l’esperienza in Honda, che ha fruttato un titolo in 500 nel 2001 e due in MotoGP nel biennio successivo.
Valentino Rossi, la richiesta resterà inascoltata
Subito dopo la sfilata di queste splendide moto, Valentino Rossi si è recato in conferenza stampa, solitamente aperta a diversi piloti al giovedì, ma per l’occasione riservata solo a lui. I giornalisti hanno letteralmente preso d’assalto il #46, per il quale è stato mostrato anche uno splendido video omaggio dai suoi fans.
Parlando delle moto passate in rassegna poco prima, il “Dottore” ha detto: “A casa mia ho la Yamaha in camera da letto, ma nella mia collezione ci sono anche le Aprilia. Mi mancano le Honda, ed il mio desiderio è quello di avere la NSR 500 del 2001. Avevo già fatto la richiesta per ottenerla, ma non è mai arrivata. Voglio tranquillizzare la Honda dicendo che ho già un bel posto a casa dove metterla, la tratterò bene“.
Il modello del 2001, giallo con la magnifica livrea “Nastro Azzurro”, è rimasto nell’immaginario collettivo come un mezzo da sogno, iconico. Anche lo stesso Valentino Rossi non è rimasto immune al suo fascino, ma la casa nipponica ha deciso di non esaudire il suo desiderio.
Queste le parole del team manager della Repsol Honda HRC, Albert Puig: “Valentino non ha chiesto tutte e tre le moto, ma solo quella della Classe 500, a due tempi. Immagino gli piaccia davvero tanto, ma non ci sono le intenzioni di regalargliela. Sicuramente è rimasto legato a questo mezzo, gli piace il colore e ci ha vinto l’ultimo campionato in 500. Ma non potremo esaudire il suo desiderio“.
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Parole che non faranno piacere al nove volte campione del mondo, che ha soltanto richiesto una moto che lui aveva portato in alto. Dall’esterno, alcune dinamiche sono difficili da interpretare, ma non è escluso che, trattandosi di un personaggio simile, la Honda possa ripensarci. Nei prossimi mesi ne sapremo di più.