Parole al veleno verso Valentino Rossi da un membro del team ufficiale Honda. Questa critica non passerà inosservata per il fenomeno.
Il mese di dicembre del 2021 è quello in cui Valentino Rossi sta decidendo il proprio futuro. Solitamente, per il “Dottore”, questo è il periodo di preparazione alla nuova stagione, in cui iniziano a testare le componenti da adottare sulla moto dell’anno che verrà. Come detto da lui stesso, quella attuale è una situazione del tutto nuove per il nove volte campione del mondo.
Il prossimo 6 marzo in Qatar scatterà il campionato 2022 in Qatar, e per la prima volta, nella entry list del Motomondiale, non ci sarà il #46. Tutto ciò non accadeva dal 1995, visto che dall’anno dopo, il pilota di Tavullia entrò a far parte del Circus iridato partendo dalla 125. Quasi un mese fa ha disputato la sua ultima corsa a Valencia, al termine di una difficile stagione in sella alla Yamaha Petronas.
La consapevolezza di tifosi ed addetti ai lavori è che, senza Valentino Rossi, la MotoGP non sarà mai più la stessa. Sino agli anni Novanta, questo era uno sport di nicchia, seguito da appassionati che adoravano le moto non per un idolo ben preciso, ma per ciò che rappresentava in quanto tale.
La bravura del “Dottore” è stata quella di farlo diventare uno sport popolare, che è entrato nelle case degli spettatori di tutto il mondo. Lui stesso, come dichiarato in una recente intervista concessa a Guido Meda, ha affermato di aver ottenuto la sua vittoria più grande proprio facendo innamorare in tantissimi di questo mondo.
Valentino Rossi, arriva la bordata di Albert Puig
Spesso e volentieri, abbiamo visto gli autodromi di tutto il mondo ricchi di tribune totalmente coperte di giallo. Questo è il colore che ha sempre contraddistinto la fama di Valentino Rossi, assoluto padrone del Motomondiale per almeno un decennio intero. Il nove volte campione del mondo ha catalizzato su di sé l’attenzione di stampa e tifosi, permettendo alla Dorna ed alla FIM di ricavarne una fortuna.
Qualcuno però, non è dello stesso avviso, e crede che il mondo delle due ruote possa proseguire senza alcun problema. A dirlo è stato Albert Puig, responsabile della Repsol Honda HRC, in un’intervista riportata da “Corsedimoto“. L’ex pilota spagnolo è stato categorico.
“Nel corso della storia del motociclismo, tantissimi campioni e piloti fenomenali ci hanno fatto emozionare. Valentino fa parte ovviamente di quella nicchia, ma lo show e la vita devono proseguire. La lotta in pista non ne risentirà, anche se le sue vittorie sono state importantissime per questo sport. Lui verrà ricordato come uno dei migliori, ma occorre guardare avanti“.
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Tra Puig e Valentino Rossi c’era già stato un interessante botta e risposta, in merito alla storica Honda NSR 500 del 2001, anno del primo titolo in top class del “Dottore”. Il nove volte iridato ha chiesto alla casa giapponese di poter avere quell’esemplare, che Albert gli ha negato dicendo che si tratta di un pezzo da museo importantissimo: “Come azienda, siamo orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto. La NSR 500 è uno dei mostri sacri della nostra collezione e vogliamo tenerla come nostro trofeo“.