In un’intervista, Valentino Rossi è tornato sui fatti del 2007, quando gli venne contestata un’importante evasione fiscale che fece scalpore.
La carriera di Valentino Rossi è stata entusiasmante, fatta di successi che hanno segnato un periodo lunghissimo. Tuttavia, non sono mancati anche momenti più duri, sia dal punto di vista sportivo che da quello umano. Alcune sconfitte sono rimaste nel cuore del “Dottore”, come le due beffe di Valencia targate 2006 e 2015.
Sulla pista spagnola dove ha disputato la sua ultima corsa, venne beffato nel primo caso dalla Honda di Nicky Hayden, che pose fine alla sua cavalcata trionfale che lo aveva visto trionfare per cinque anni consecutivi tra il 2001 ed il 2005. Nel secondo, appena sei anni fa, fu la Yamaha del compagno di squadra Jorge Lorenzo a strappargli il decimo titolo, in uno dei finali più controversi della storia della MotoGP.
Valentino Rossi ha anche affrontato il dramma della morte di Marco Simoncelli, che proprio oggi avrebbe compiuto 35 anni. Tra i due c’era un’amicizia fraterna, e molti dicono che il romagnolo sarebbe potuto essere il perfetto erede del “Dottore”. Purtroppo, una risposta a tutto ciò non l’avremo mai, a causa di quel maledetto 23 ottobre 2011.
Tra le controversie legate al pilota di Tavullia vi è la questione Fisco, scoppiata nell’estate del 2007, quando stava lottando per il mondiale contro la Ducati di Casey Stoner. L’ufficio di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate contestò al “Dottore” compensi non dichiarati per 58.950.311 euro, relativi al periodo 2000-2004. Dopo varie discussioni, nel febbraio del 2008 si giunse ad un accordo. Il nove volte campione del mondo patteggiò con l’Agenzia delle Entrate il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004, e 16 per il periodo 2005-2006.
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Valentino Rossi, il racconto della vicenda Fisco
Come anticipato, quella del Fisco è probabilmente la questione più oscura legata alla leggenda di Valentino Rossi. La notizia fece subito il giro del mondo, ma il rider di Tavullia ha sempre deciso di non parlare in maniera eccessiva. In questi giorni, in un’intervista concessa a Graham Bensinger, è tornato sull’argomento.
“In quel periodo, i media spinsero molto contro di me. Mi sono trovato in una brutta situazione perché avevo commesso un errore, questo è inutile nasconderlo, ma sapevo che sarebbe potuto accadere da almeno un paio di anni. Cercai di risolvere tutto perché volevo tornare in Italia, dal momento che vivevo a Londra, ma non c’ero riuscito. Ero bloccato in un sistema molto complesso, non riuscivo più a muovermi“.
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Valentino Rossi è riuscito a risolvere la controversia in pochi mesi: “Alla fine sono riuscito a pagare tutto, e da quel momento iniziai una nuova vita. Avevo i giornalisti fuori da casa mia quando uscì la notizia dell’evasione, in quel momento seppi la verità. La stampa mi distrusse, anche inventando la cifra di 163 milioni di evasione che non era assolutamente vera. Neanche li avevo tutti quei soldi, ma passo dopo passo sono riuscito a sistemare tutto, e tutto ciò mi fece sentire meglio. Ho imparato molto da questa vicenda“.