Il week-end di Portimao sta entrando nel vivo e Valentino Rossi è vicino al ritiro. Il nove volte iridato si è paragonato a Marco Pantani.
Uno dei momenti che non avremmo mai voluto vivere, in quanto appassionati, è il ritiro di Valentino Rossi. Nella giornata odierna, il nove volte campione del mondo disputerà la sua penultima qualifica in MotoGP a Portimao, in occasione del Gran Premio dell’Algarve. La prima giornata di libere è stata difficile per il “Dottore”, che ha chiuso penultimo.
Alle sue spalle si è classificato Andrea Dovizioso, in una poco onorevole doppietta di fine schieramento per la Yamaha Petronas. Come vi abbiamo anticipato ieri, per il pilota di Tavullia il 2021 potrebbe essere la prima stagione senza podi, un dato che sicuramente non lo farà felice dopo 25 stagioni in cui ha sempre bevuto lo champagne per almeno una volta all’anno.
Tutto ciò, quanto si sta avvicinando il canto del cigno, passa in secondo piano. Valentino Rossi sta già programmando il suo futuro, che verosimilmente sarà legato alla Ferrari nelle classi Gran Turismo. Il #46 vuole comunque chiudere in bellezza domenica prossima a Valencia, dove è atteso il tutto esaurito sugli spalti in suo onore.
Valentino Rossi, l’omaggio a Stoner ed alla rivalità con lui
Dopo le prove libere, Valentino Rossi ha parlato ai microfoni di Sky Sport MotoGP, affrontando molte tematiche interessanti, non nascondendo le difficoltà di guida: “Ho fatto tantissima fatica, credevo, onestamente, di poter andare più forte. Non ho un bel legame con la moto e manca grip nella parte posteriore“.
“Nella sessione pomeridiana ho provato la gomma dura, con la quale ero andato forte ad aprile. Le temperature erano però troppo basse, per cui la riproverò al sabato per vedere se ci saranno dei miglioramenti. Devo ammettere che sono leggermente deluso, mi aspettavo qualcosa in più“.
Come vi abbiamo anticipato negli scorsi giorni, a Portimao è presente Casey Stoner, che un paio di giorni fa ha lodato le sue sfide con il “Dottore”. Dal canto suo, il pilota di Tavullia ci ha tenuto a parlare del due volte iridato australiano, che nel 2007 riuscì a portare al mondiale la Ducati, per poi ripetersi nel 2011 con la Honda.
“Le sfide con lui sono state spettacolari, anche se batterlo era davvero complicato. Aveva un talento fuori dal comune, ci siamo giocati vittorie di tappa ma anche campionati del mondo. Era un altro mondo, se accadeva qualcosa di strano la risolvevi subito, oggi per la minima cosa si deve discutere per settimane. Era un mondo del tutto diverso“.
Il confronto da brividi con Marco Pantani
Se Valentino Rossi è stato eletto icona del Made in Italy nel mondo due settimane fa a Misano, un altro simbolo del nostro paese lo è stato Marco Pantani. “Il pirata”, come veniva chiamato, ha fatto incetta di vittorie nel ciclismo, prima che un tragico destino lo portasse via nel 2004, a soli 34 anni. Un documentario sulla sua vita lo ha definito “un campione del popolo”, ed il confronto su questa dicitura è stato proposto anche al “Dottore”.
“Mi trovo d’accordo, ho avuto delle belle lotte con la stampa ma ho sempre avuto il pubblico dalla mia parte. In ogni situazione, qualunque cosa accadesse, la gente era con me, dandomi molta forza e molto coraggio. Mi facevano capire che dovevo continuare per la mia strada, perché stavo facendo la cosa giusta“.
“La storia di Marco Pantani è sempre stata affascinante per come la vedo io. Quanto gli è accaduto è un mistero, ma forse si tratta più di un’ingiustizia. Tutto quello che accadde lo ha portato ad una fine tristissima, non all’altezza della sua fama. Quando dedicano un documentario o un programma a lui, mi vengono sempre le lacrime“.
In conclusione, è arrivata anche la domanda sul confronto tra Max Verstappen e Lewis Hamilton in F1. Tra Valentino Rossi ed il pilota Mercedes c’è una sincera amicizia, che portò al famoso scambio auto-moto avvenuto a Valencia un paio di anni fa. Il video è ancora visibile sul web.
LEGGI ANCHE >>> Valentino Rossi, pessima notizia: il primato che sta per crollare
“La loro sfida è bellissima, sono due mostri sacri di quello sport. Lewis ha scritto la storia, nessuno ha vinto come e più di lui. Max è fortissimo, giovane ed agguerrito. Hamilton lo conosco di persona, ho avuto modo di parlarci tante volte e di svolgerci molte attività. Quindi, non posso non fare il tifo per lui“.