Attacco frontale contro Valentino Rossi. Ad attaccare il nove volte iridato è stato un suo capo-squadra piuttosto recente.
Valentino Rossi si è ritirato da oltre due settimane, ed il vuoto lasciato sarà complicato da colmare. Nonostante il suo addio, il nome del “Dottore” continua a spopolare, e gli addetti ai lavori non parlano d’altro. Il carisma ed il talento del nove volte campione del mondo hanno lasciato un segno indelebile, e per la MotoGP non sarà semplice ripartire dopo la sua scelta di dire basta.
A Valencia, il 14 novembre c’era grande commozione, ed il pilota di Tavullia era consapevole di aver chiuso un capitolo pazzesco della sua vita. Ospite ad EICMA, il #46 più famoso del mondo ha confermato che l’idea di non salire più in sella lo spaventa e non poco, anche se ci sono progetti importanti per il suo futuro.
Valentino Rossi, duro attacco di Razali
Il suo ultimo anno in MotoGP, Valentino Rossi lo ha vissuto nel team Yamaha Petronas, con il quale Franco Morbidelli aveva sfiorato il mondiale nel 2020. Purtroppo, la competitività della squadra è crollata in questa ultima stagione, costringendo il “Dottore” a gareggiare nelle retrovie.
Per la prima volta nella sua carriera nel Motomondiale iniziata nel lontano 1996, il fenomeno italiano non ha ottenuto neanche un podio. In una recente intervista rilasciata a Guido Meda, il nove volte campione del mondo si era preso anche le sue responsabilità, affermando che anche il suo passo non era più quello di una volta.
Il suo ex “capo”, Razlan Razali, boss del team Petronas (anche se la sponsorizzazione è andata perduta al termine della stagione), ha rilasciato una pesante dichiarazione a “Speedweek), dichiarando che l’ingaggio di Valentino Rossi per la stagione 2021 è stato un errore.
“Se potessi tornare indietro, accetterei il rinnovo contrattuale che aveva proposto la Petronas. Ma la mia volontà era quella di raggiungere una cifra più alta per allungare la partnership. Se devo dire la mia, ho sbagliato a prendere Valentino Rossi, lo abbiamo fatto perché credevamo che la Yamaha ci stesse mettendo pressione, ma non era così“.
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Nel 2020, il “Dottore” chiuse sul podio la gara di Jerez, ed in quell’occasione la squadra malese decise di portarlo nel proprio team per il 2021. Ad influenzare la decisione pare ci sia stato l’apporto del grande ritorno di immagine che l’arrivo di un pilota come lui poteva fornire al team. Nonostante questo, Razali ha concluso dichiarando che i piloti più giovani erano nettamente superiori rispetto a lui, il quale non avrebbe dato abbastanza. Il fisico non glielo ha permesso.