Valentino Rossi ha parlato di coloro che lo hanno ispirato maggiormente nella sua carriera. C’è posto anche per protagonisti di altri sport.
Uno dei personaggi planetari che hanno segnato maggiormente l’ambito sportivo è Valentino Rossi. Il giorno del temuto ritiro è arrivato un mese fa a Valencia, la stessa pista dove è tornato in pista pochi giorni fa per testare un’Audi R8 LMS. Con questo modello, il “Dottore” potrebbe partecipare al Fanatech GT World Challenge nella prossima stagione, prendendo parte anche alla famosa 24 ore di Spa.
Dopo il Gran Premio della Comunità Valenciana, il nove volte campione del mondo ha vinto la 100km dei Campioni organizzata da lui stesso presso il suo Ranch di Tavullia, dando dimostrazione di non essere ancora sazio di vittorie. Il prossimo futuro gli regalerà anche la gioia di essere padre, e la certezza è che non si annoierà di certo anche senza il Motomondiale.
Valentino Rossi ha il sogno di correre a Le Mans nel 2023 in classe Hypercar, e non ha nascosto che tutto ciò potrebbe realizzarsi con la Ferrari. Tuttavia, anche l’Audi tornerà alla maratona francese in quella stagione, e se il pilota di Tavullia non dovesse trovare posto con il Cavallino, la casa dei quattro anelli potrebbe farci un pensierino.
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Valentino Rossi, ecco i suoi idoli sportivi
Immaginare un fenomeno come Valentino Rossi come tifoso di altri personaggi sportivi non è troppo semplice, ma il “Dottore” ha parlato di questo aspetto in un’intervista concessa in questi giorni a “Speedweek.com“, svelandosi un grande ammiratore di Kevin Schwantz, Diego Armando Maradona e Michael Jordan.
Tra lui ed il calciatore argentino, deceduto poco più di un anno fa, c’era un ottimo rapporto, come dimostrato dai loro incontri nel paddock della MotoGP e dalla maglietta della Nazionale che aveva indossato nel 2015, sul podio di Termas de Rio Hondo dopo aver battuto Marc Marquez.
“Amo lo sport del calcio, e Diego Armando Maradona è stato per me un idolo, come del resto Michael Jordan nel basket. Maradona aveva un tocco magico, era il genio della palla. Io ero molto giovane quando vinse i suoi scudetti con il Napoli, dove ha giocato dal 1984 al 1991. Per quella squadra, battere tutte le altre sembrava impossibile, ma avevano con loro uno che era di un’altra categoria. Riuscì anche a vincere il Mondiale con l’Argentina, non certo una delle formazioni migliori. Ho avuto la fortuna di incontrarlo anche in pista, come a Misano nel 2008, fu un momento magico“.
Per quanto riguarda il motociclismo, Valentino Rossi è un grande ammiratore di Kevin Schwantz, campione del mondo in Classe 500 nel 1993 in sella alla Suzuki: “Kevin è stata una figura importantissima per me, poiché sono sempre stato un suo grande tifoso. Mi ha ispirato, era davvero il mio preferito, aveva uno stile di guida fantastico ed anche il modo in cui saliva in sella era fonte di fascino“.
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“Alcune sue manovre rasentavano la follia, era folle e spericolato. Ricordo la lotta contro Wayne Rainey, con le livree delle moto di allora che davano un tocco magico al tutto. Inoltre, indossava un casco fatto da Aldo Drudi, che ora è l’autore dei miei caschi, lo ritengo davvero speciale“.