Per Valentino Rossi, il Sic era molto più che un collega. Tra i due c’era una profonda amicizia di cui il “Dottore” ha parlato.
Il mondo della MotoGP ed il grande Valentino Rossi si stanno avvicinando ad una delle date più drammatiche nella storia del Motomondiale. Il 23 ottobre infatti, quando si disputeranno le qualifiche del Gran Premio dell’Emilia Romagna a Misano, ricorrerà il decimo anniversario della morte di Marco Simoncelli.
In quel giorno del 2011, il numero 58 più famoso del mondo trovò la morte in circostanze assurde e macabre, durante il GP della Malesia che si stava disputando sul tracciato di Sepang. La Honda Gresini griffata San Carlo del “Sic” fece un brusco scarto alla Curva 11 e Marco, nel tentativo di recuperare la traiettoria, rientrò verso il centro della pista.
A quel punto, per Colin Edwards e lo stesso Valentino Rossi fu impossibile evitare l’impatto contro il pilota di Coriano, che nel violentissimo incidente perse addirittura il casco. La morte fu praticamente istantanea, ed il campione del mondo della 250 nel 2008 volò via per sempre. Uno dei più grandi talenti non avrebbe mai più dato spettacolo in pista ed anche nella vita.
Tra il “Dottore” e Simoncelli vi era un’amicizia sincera, che durava sin dalla giovinezza, ed il fatto che sia stato proprio il #46 a finirgli addosso in quella circostanza fa capire quanto assurdo e beffardo può essere il destino. Valentino è stato uno di quelli che sono stati più vicini a papà Paolo ed alla famiglia dopo la tragedia, nell’obiettivo comune di non farlo dimenticare. Notizia di questi giorni è che proprio il 23 ottobre, alla Curva della Quercia di Misano verrà piantato un albero in onore di Marco.
Valentino Rossi racconta il dramma della morte del Sic
Dimenticare la morte di un amico è impossibile, e per Valentino Rossi non cambia assolutamente il concetto. Il nove volte iridato ha confessato la sua sofferenza nel guardarsi indietro, pensando a quando il Sic era ancora tra noi: “Abbiamo creato la VR46 Academy in suo onore. Marco mi manca terribilmente, soprattutto perché come amici ci siamo divertiti tantissimo insieme“.
“Con lui tutto aveva un sapore speciale, diverso dall’ordinario. Anche come pilota era uno spasso ed avrebbe potuto fare molto bene nel Motomondiale. Aveva una buona opportunità di salire sulla Honda ufficiale per il 2012 e lottare per il campionato“. Riguardo alla creazione dell’Academy, Rossi ha aggiunto: “Ci rendiamo conto che non è nulla di troppo speciale, ma facciamo quello che possiamo. Vorremmo tutti ancora averlo qui con noi“.
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Il decimo anniversario della scomparsa di Simoncelli sarà un giorno durissimo per tutti. Gli appassionati, gli amici ed i colleghi hanno ancora davanti agli occhi quell’immagine di Sepang, dove, prima di tutto, la vita di un 24enne venne spezzata da una carambola micidiale. Per Valentino Rossi è sempre più vicino l’addio al mondo delle corse, e quella di Misano sarà l’occasione per i sostenitori di salutarlo. E per lui, chi lo sa, l’opportunità di ricordare Marco in un modo speciale.