Le carriere di ogni fenomeno, prima o poi volgono al termine. Così è stato per tanti idoli dello sport, da Maradona a Totti, passando per Jordan nel basket e Schumacher in F1. L’addio più commosso nel mondo della MotoGP non poteva che riguardare Valentino Rossi, l’idolo dei tifosi di tutto il mondo che ha portato questa categoria a livelli di popolarità prima sconosciuti.
Il pilota di Tavullia ha annunciato in occasione del GP in Austria il ritiro dalle corse, che avverrà alla fine di questo campionato 2021. Il Gran Premio della Comunità Valenciana del 14 novembre sarà l’ultimo atto della carriera del “Dottore”, uno dei piloti più vincenti della storia e sicuramente il più amato.
A livello di carisma, di importanza delle sue vittorie, non ci sono eguali nella storia. Anche i suoi siparietti post-gara sono diventati celebri, anche se ormai sembrano lontanissimi nel passato. Proprio ieri avevamo ricordato il 12 ottobre 2003, quando con la vittoria al GP della Malesia vinse il suo quinto mondiale, l’ultimo con la Honda prima dell’approdo in Yamaha.
Come ci si poteva immaginare, i messaggi di commiato a Valentino Rossi stanno iniziando ad arrivare. All’ultima gara della sua vita manca esattamente un mese, nel quale ci saranno anche i GP dell’Emilia Romagna a Misano e quello dell’Algarve a Portimao. Il 2021 è stato un anno da incubo con la Yamaha Petronas, il più duro della sua vita.
A parlare di lui è stato lo storico telemetrista Matteo Flamigni, che collabora con lui da quasi due decenni. Il tecnico ha scritto una lettera per il suo pilota, ricordando la sua prima collaborazione con il nove volte iridato a Philip Island nel 2003. Queste alcune delle sue parole, in un saluto davvero da brividi che ha commosso i tifosi.
“Non posso fare a meno di pensarci, per entrambi inizierà un nuovo capitolo nelle nostre vite. Non guiderai più una moto e io non sarò più la “telemetria” di Valentino Rossi“. Ma insieme hanno riempito una valigia di ricordi che è già leggenda. “Emozioni sempre diverse, perché nate in momenti differenti della tua carriera, gareggiando contro piloti di tre generazioni diverse che hanno dovuto arrendersi alle tue infinite qualità“.
Assieme, Valentino Rossi e Flamigni hanno vinto tutti i mondiali in Yamaha: il 2004 fu, a sorpresa, subito trionfale, e la stessa storia si andò a ripetere l’anno successivo. Dopo i successi di Hayden e Stoner, il “Dottore” tornò al top nel 2008 e nel 2009, ampliando un palmares già incredibile.
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“Sai essere un vero leader capace di valorizzare le persone che lavorano con te. Conservo con molta cura i caschi che mi hai dato in cui appare la mia “faccia” o “mano”. Ne sono fiero! Mi sento parte di qualcosa di unico e irripetibile, tale è l’atmosfera che si è creata intorno al nostro gruppo… È stato un onore e un privilegio essere con te nella tua lunga e meravigliosa carriera“!. Parole al miele quelle del tecnico, che avranno sicuramente commosso anche il pilota più amato di tutti.
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