Valentino Rossi avrebbe potuto gareggiare ancora in MotoGP nel 2022, con la Ducati del team VR46, ma ha spiegato perché non lo farà.
La decisione di Valentino Rossi di ritirarsi al termine dello scorso campionato MotoGP è stata quella più corretta. Era evidente che la sua carriera fosse entrata in una parabola discendente e proseguire sarebbe stato rischioso.
Tra il 2020 e, soprattutto, il 2021 il rendimento è andato in forte flessione rispetto al passato. L’ultima stagione, in particolare, è stata un vero calvario per il nove volte campione del mondo. Ha faticato a entrare in top 10, cosa che gli è riuscita solo quattro volte. Quando ha annunciato il ritiro, non ci si è stupiti. Giusto così, dopo tanti anni di onorata carriera e molti successi. Andare oltre, rischiava di essere un’agonia che un’icona come lui non meritava.
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Valentino Rossi, perché non correrà con la Ducati del team VR46 nel 2022
Rossi nel prossimo campionato MotoGP avrebbe avuto l’opportunità di correre. Non con la Yamaha, dato che il team di Razlan Razali non lo avrebbe confermato. Bensì con una Ducati del team VR46, la sua squadra. Si è parlato abbastanza di questa possibilità, anche se in realtà il diretto interessato è apparso sempre poco propenso a valutarla concretamente. Alla fine ha deciso di farsi da parte, lasciando così la sella libera all’arrivo di Marco Bezzecchi dalla Moto2.
Intervistato dal sito ufficiale MotoGP, l’attuale pilota del team WRT Audi ha spiegato perché ha deciso di non salire sulla Desmosedici GP nel 2022: «L’idea di correre con la mia squadra era affascinante, ma ho deciso di non farlo per alcune ragioni. Sarebbe stato sensato se fosse stato possibile fare un progetto di due o più anni. Ma quando si tratta di una sola stagione, il rischio supera il potenziale vantaggio. Per questo ho scelto di non farlo».
Comunque Valentino nel 2022 sarà presente nel paddock della MotoGP in alcune occasioni per seguire il team VR46, che di recente ha siglato un’importante partnership che porterà il marchio Mooney ad essere il title sponsor della squadra. Compatibilmente con le tappe del calendario del Fanatec World Challenge Europe, a cui prenderà parte con il team WRT Audi, cercherà di esserci per dare il suo supporto soprattutto ai giovani piloti che ha aiutato in questi anni.
Non ha mai pensato di assumere una carica come quella di team manager. A lui piace ancora correre e ha deciso di iniziare una carriera sulle quattro ruote. Intende ancora divertirsi in pista e togliersi delle soddisfazioni. È presto per stare semplicemente a guardare gli altri che gareggiano, anche se con le moto sarà così.