Valentino Rossi ha deciso di ritirarsi al termine di questa stagione. Il centauro di Tavullia non correrà più nella categoria che lo ha reso una assoluta leggenda.
Valentino Rossi è un fenomeno mondiale, un campione che va oltre ogni antipatia e simpatia. Il pilota italiano è riuscito nell’impresa di conciliare tutti, anche chi per una vita ha sostenuto Max Biaggi, Loris Capirossi e gli altri centauri della MotoGP.
La prima volta che Valentino Rossi si affacciò nella top class fu subito attenzionato dai grandi nomi del motociclismo mondiale. Nel precampionato del 2000 Alex Crivillé, primo ed unico pilota spagnolo iridato nella classe 500, rimase sbalordito dalle capacità del n.46. “Notai che era diverso. Era velocissimo e frenava come poche volte avevo visto. Mi fece un’entrata e non cadde, allora pensai. Non è normale, è una super fuoriserie. Da lì ho capito che era un pilota straordinario. Il tempo mi ha dato ragione”, ammise in una intervista lo spagnolo.
Un pilota speciale con un dono raro, il cui ricordo va tramandato alle generazioni attuali e future, che non hanno potuto godere della classe immensa del centauro di Tavullia. Nei suoi primi anni nella classe regina era come se fosse dotato di una capacità sovraumana di tenersi incollato alla moto, compiendo manovre mai viste prima. Un tutt’uno con il mezzo che riusciva a sbalordire anche gli avversari più navigati.
Le parole del papà di Valentino Rossi
Le moto attuali sono, radicalmente, cambiate e hanno modificato anche lo stile dei piloti. Valentino Rossi ha anticipato un modo di correre sui bolidi da gara che è stato riproposto, molti anni dopo, da grandi interpreti, ma con l’ausilio di una tecnologia avanzatissima. Le capacità dell’attuale pilota della Yamaha sono emerse in modo eclatante anche con il passaggio ad una concezione di moto con più elettronica.
“Ha sempre cercato di migliorare in ogni dettaglio – ha dichiarato Graziano, papà di Valentino a Sky Sport – Una cerca spasmodica della perfezione. Probabilmente è stato il più bravo di tutti”.
A cavallo tra il passato e il presente, Valentino Rossi ha saputo vincere nella classe 500 e nella MotoGP. Generazioni di moto diverse e sfide a piloti nati nel segno e con l’immagine sul comodino di Rossi. Sono celebri gli scatti dei piccoli appassionati, Marc Marquez compreso, accanto al campione di Tavullia nel corso della sua lunghissima carriera. L’avversario più tosto secondo Graziano Rossi è stato Casey Stoner, un pilota enigmatico dalla velocità innata.
“La caratteristica più importante dell’intera carriera di Valentino Rossi è stata la testa e quella l’ha presa dalla mamma”, ha confessato papà Graziano.
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Un campione con una mentalità vincente che si è posto l’obiettivo di trasmettere il suo modo di intendere il motociclismo anche alle generazioni future. L’Accademy di Valentino Rossi ha già ottenuto risultati eccellenti, altre splendide news e promesse arriveranno sotto la sapiente guida del dottore.