Riuscire a fare rapidamente un ritratto del nostro avversario può darci un notevole vantaggio durante il corso della nostra partita. Sembra semplice? Le insidie sono sempre dietro l’angolo.
“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.” scriveva il saggio Sun Tzu nel famoso libro ‘L’arte della Guerra’.
Premesso che qualsiasi appassionato di giochi e sport competitivi dovrebbe tenere quel meraviglioso testo sotto il cuscino e consumarlo allo sfinimento per le impareggiabili riflessioni che offre, la massima che abbiamo riportato è di estrema importanza nella nostra strategia di gioco. Individuare subito chi è il pollo e quali sono gli squali ci permetterà di adattare da subito il nostro gioco senza rischiare errori grossolani e garantirci il controllo della situazione, condizione pressochè indispensabile per la nostra vittoria.
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Nel gioco del poker le informazioni sono quanto di più prezioso possiamo ottenere durante una partita. Le informazioni poi che riguardano lo stile di gioco e le caratteristiche particolari dei nostri rivali sono forse la tra le più importanti tra quelle che possiamo raccogliere. Individuare velocemente quale avversario tra i presenti è più esperto tecnicamente e ha una maggiore abilità nel gioco non è soltanto un modo per limitare rischi e perdite, ma è un’informazione che ci aiuta sotto molteplici punti di vista e su più livelli. Mano dopo mano. Partita dopo partita. Giocare contro un giocatore esperto e che conosce bene i concetti basilari come le pot odds, l’equity e tutto ciò che permette un gioco razionale, paradossalmente può salvarci in molte situazioni particolari e, di base, darci un vantaggio superiore.
Un giocatore esperto ci dà un qualche vantaggio in più in termini di prevedibilità piuttosto che scontrarsi con un principiante o un giocatore occasionale, magari più propenso a sperare nella fortuna o a godersi il brivido del rischio. Per quanto contro intuitivo, determinati rischi nel poker sono di gran lunga minori contro un player capace piuttosto che con qualcuno alle prime armi. Non a conoscenza quindi dei propri rischi e di conseguenza neanche di quelli ai quali con il suo gioco espone l’avversario. Naturalmente ciò non significa lanciarci di proposito tra le grinfie dei pro player ogni volta che ne incrociamo uno. Piuttosto dovrebbe farci riflettere sul fatto che una consapevolezza maggiore delle dinamiche di gioco conduce necessariamente a una profondità e complessità di pensiero da ambo i lati. Con tutte le conseguenze, favorevoli o meno, che ciò comporta.
Un errore molto comune circa l’inquadrare l’avversario al tavolo è certamente quello di correre a giudizi affrettati. Come in tutte le cose, se vogliamo farci un’idea sensata su un avversario dovremo prenderci il tempo che serve e approfondire un minimo.
Dare un giudizio sensato sulla forza del nostro avversario in genere richiese sempre un po’ di tempo. Se si riesce a scandagliare qualche database per avere uno storico può certamente essere un buon punto di inizio. Non si tratta però di sicuro di qualcosa di sufficiente e di aspetti da osservare ce ne sono per forza di cose molti altri.
Nel caso stessimo giocando online, per farci un’idea di massima possiamo innanzi tutto sfruttare dei servizi gratuiti come Sharkscope. Si tratta di un portale che raccoglie uno storico di tutti i player delle maggiori poker room online. Potremo quindi con pochi click accedere a tutte le statistiche di un avversario con il quale ci apprestiamo a scontrarci. Inserendo il suo nickname potremo quindi vedere ad esempio a quali limiti gioca solitamente, il suo profit medio e totale e altre informazioni utili a farci un’idea su chi abbiamo davanti.
NB. le informazioni raccolte riguardano esclusivamente sit and go e tornei. Il gioco cash game non viene tracciato dal sito. Inoltre, se un player gioca con diversi nickname, non avremo modo di conoscere le sue statistiche accorpate.
Per quanto riguarda invece il gioco dal vivo, il migliore archivio è certamente TheHendonMob. Dobbiamo però fare qui una doverosa precisazione. Il tracciamento dei risultati per il poker live non è sempre immediato e abbastanza completo come per il poker online. Spesso, soprattutto andando indietro di qualche anno, moltissimi eventi non venivano tracciati e spesso si vedono solamente i risultati dei maggiori tornei nei casinò e basta. È utile giusto per inquadrare magari qualcuno che ha vinto tantissimo e capire che siamo di fronte a un pro player, ma ci sono giocatori che hanno fatto milioni di dollari in partite private o giocando cash game che nell’archivio quasi non compaiono del tutto.
Quando parliamo di flow del gioco ci riferiamo a quella parte un po’ nascosta. I detti e non detti. I movimenti del corpo e i gesti uniti alle espressioni del volto. Le azioni più o meno aggressive. Oltre a qualsiasi altro elemento che contribuisca a darci un’idea di quel che sta accadendo attorno a noi che va oltre ciò che è prettamente il calcolo dell’equity in base alle carte comuni e alla nostra starting hand. In un certo qual modo possiamo dire che il flow del gioco rappresenti il ritmo con il quale si svolge partita. Comprensibilmente quindi varierà in modo notevole a seconda di un certo tipo di avversario o di un altro.
Soffermarsi troppo a seguire il flow potrebbe però non essere la scelta più azzeccata. Neanche ignorarlo completamente per badare solo agli aspetti tecnici è una decisione saggia. Diciamo che, per quanto riguarda l’inquadramento del nostro avversario, che è ciò che più ci interessa oggi, sta di fatto che può essere di enorme utilità capire se questi stia seguendo o meno il ritmo della partita.
Premesso che generalizzare in modo eccessivo non è mai una grande idea, una divisione dei tipi di avversaro fatta secondo i dovuti crismi è comunque l’unico modo di ragionare in modo profittevole. Si deve per forza di cose trovare questo equilibrio per fare dei ragionamenti utili e sensati. Di base, ad esempio, possiamo dire con buona approssimazione che le size di puntate e rilanci dicono molto. Un avversario che mostra evidenti lacune su questo aspetto banale e basilare, a meno che non lo faccia di proposito per un piccolo lasso di tempo con lo scopo di confondere le acque o che sia un mero adattamento alle modalità di gioco del tavolo, in genere è un segnale abbastanza indicativo di scarsa esperienza e preparazione tecnica.
Se stiamo giocando una partita cash game NL Hold’Em con blinds $2/$4 e, ad esempio, vediamo un avversario che apre rilanciando a $22, poi a $25, la mano successiva a $32, abbiamo ottime probabilità di trovarci di fronte a un avversario non fortissimo o quanto meno non proprio razionale nel suo gioco. Stesso discorso anche per altre giocate non propriamente ortodosse. Continuation bet di size esagerata su board blank. Overpot e all in senza senso su piatti piccoli, magari pure in bluff totale. Inseguire progetti senza le minime pot odds o quando si è palesemente a rischio dominazione. Questi sono in genere tutti segnali che dovrebbero farci pensare di essere contro un avversario abbastanza inesperto. Con tutto ciò che poi andrà a conseguirne.
Alcuni segnali che notiamo dovrebbero, a differenza dei precedenti, farci invece alzare la guardia. In linea di massima possiamo dire di avere buone probabilità di giocare contro un avversario esperto quando:
Abbiamo visto alcuni modi semplici per orientarci circa il tipo di avversario che abbiamo di fronte. Queste informazioni ci saranno di vitale importanza nel momento in cui dobbiamo interpretare alcuni segnali che, a seconda del tipo di giocatore dal quale li raccogliamo, possono avere un significato diverso o addirittura completamente opposto. Questo è uno dei motivi principali per cui è fondamentale allenarsi a riconoscere quale tipo di avversario abbiamo di fronte prima di provare a interpretare il suo gioco e i suoi eventuali tell. Cercare di interpretare gesti, mosse e pattern di gioco senza prima aver chiaro con chi ci stiamo scontrando, è un po’ come voler capire cosa c’è scritto in un libro senza sapere prima in che lingua è scritto. In definitiva, per poter giudicare adeguatamente un segnale che notiamo, è necessario:
Fare queste valutazioni in modo appropriato significa quindi tenere sempre contro anche di tutti gli aspetti legati all’interpretazione delle informazioni. La fase del torneo in cui ci troviamo. Il rapporto tra gli stack. L’eventuale storico di mani condiviso con una tale avversario. Il suo livello di gioco e di esperienza e così via. È evidente che ci vorrà un pochino di tempo ad abituarsi, ma una volta fatto propria l’abitudine di ragionare in questo modo, il miglioramento in termini di profitto sarà di una portata enorme. Garantito.
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