La F1 vuole convincere Verstappen, Alonso e Ferrari in merito a un aspetto ritenuto importante.
Per Stefano Domenicali e i vertici della Formula 1 la docu-serie Drive to Survive su Netflix è considerata molto importante. Ha avuto un grande successo in questi anni e ha aiutato il campionato ad attirare ancora più tifosi.
L’opera realizzata dalla nota piattaforma streaming è arrivata alla quarta stagione e probabilmente ce ne sarà anche una quinta che racconterà il campionato 2022. Per i tifosi è sicuramente molto interessante vedere cosa succede dietro le quinte e ascoltare dichiarazioni che magari durante la stagione non si ha l’occasione di sentire.
Ma non tutti sono entusiasti di Drive to Survive. C’è chi ritiene che non rappresenti sempre la verità dei fatti. Ci sono rivalità che vengono a volte accentuate e dinamiche proposte in maniera troppo drammatica. Non tutti i protagonisti sono felici del lavoro svolto da Netflix.
Tra coloro che sono critici nei confronti di Drive to Survive c’è Max Verstappen, che infatti non ha voluto essere intervistato nell’ultima stagione. Nel racconto della grande rivalità contro Lewis Hamilton e Mercedes del 2021 manca il contributo del pilota della Red Bull. C’è il team principal Christian Horner a prendersi la scena.
Sicuramente pesante l’assenza di Verstappen nella serie. Il quotidiano spagnolo Marca rivela che Domenicali vuole convincere team e piloti che non vogliono apparire nella docu-serie ad esserci. Quindi Max, Ferrari (in passato si era negata), Alpine e Fernando Alonso. Quest’ultimo ha un’esclusiva con un’altra piattaforma, ovvero Amazon Prime Video, e dunque del suo ritorno quasi non si parla nell’ultima stagione di Drive to Survive.
Il presidente e CEO della F1 considera l’opera di Netflix di vitale importanza per aprire il mercato e aumentare la popolarità del campionato soprattutto negli Stati Uniti e in Asia. Lo scorso anno il Gran Premio di Austin ha avuto un record di presenze e nel 2022 in calendario ci sarà anche la novità del GP di Miami.
I piloti iniziano ad essere un po’ riluttanti a continuare a intervenire regolarmente in Drive to Survive, sostenendo che i produttori creino narrazioni false o comunque decontestualizzate. C’è chi pensa che sia più una telenovela che un documentario che dovrebbe raccontare la realtà di quello che avviene in F1.
Domenicali in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport ha risposto alle critiche rivolte a Netflix: “Va capito che la drammatizzazione fa parte del modo di suscitare interesse, anche se ci sono questioni da ridefinire. Se un pilota non vuole partecipare perché non viene presentato come vuole, possiamo parlarne in maniera costruttiva e trovare una soluzione. I manager Netflix stanno incontrando i team”.
Per fare in modo che Verstappen, la Ferrari e altri protagonisti appaiano di nuovo è importante che il prodotto cambi qualcosa. Netflix non può tirare troppo la corda. Marca rivela che certi piloti stanno pensando di fare come Alonso con Amazon Prime Video, ovvero realizzando una serie personale. Sarebbe un duro colpo per Drive to Survive.
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