Max Verstappen vince a Suzuka e si conferma un pilota geniale e favolosa, con la sua scalata verso il mito assoluto della F1 che non si ferma.
La vittoria in Giappone regala il secondo titolo Mondiale della carriera a Max Verstappen e permette così all’olandese di eguagliare a tutti gli effetti uno dei suoi grandi invece d’infanzia, non soltanto però per quanto il numero di successo iridati.
Max Verstappen dimostra anche in questa stagione di essere assolutamente un pilota leggendario e strepitoso, con una facilità nella guida che gli ha permesso di poter ottenere così il secondo titolo della carriera.
Il successo sotto il diluvio universale di Suzuka sicuramente è stato ampiamente meritato, con Verstappen che ha preso un larghissimo vantaggio nei confronti di Charles Leclerc che poi è stato penalizzato dando così la possibilità anche a Sergio Perez di completare la grande doppietta.
In questo modo dunque l’olandese ha avuto l’opportunità di vincere matematicamente il titolo mondiale, infatti non sarebbe potuto accadere tutto ciò se il monegasco avesse chiuso al secondo posto, rimanendo teoricamente ancora in corsa per il Mondiale grazie a un punto.
Dunque la vittoria del titolo mondiale matematicamente è arrivata solamente una volta che ho Verstappen è sceso dalla sua monoposto, arrivando anche con una certa sorpresa, ma una volta tagliato il traguardo sapeva benissimo di aver realizzato un’impresa.
Questa è la sua vittoria numero 32 all’interno del mondo della Formula 1, il che gli ha permesso così ancora una volta di raggiungere un nuovo grande mito di questo sport: Fernando Alonso.
Si tratta a tutti gli effetti di una giornata da record per Verstappen che eguaglia in tutto e per tutto lo spagnolo, dunque non soltanto per quanto riguarda i due titoli Mondiali, ma anche per le vittorie in gara.
L’olandese è cresciuto con il mito dello spagnolo, ricordiamo infatti come quando Fernando Alonso vinse in Renault nel 2005 nel 2006, Verstappen aveva solamente 8 e 9 anni.
Verstappen eguaglia Alonso: hanno qualcosa in comune?
Dunque Verstappen entra sempre di più nel mito della Formula 1 con una splendida vittoria in un asfalto difficilissimo come quello bagnato di Suzuka.
La grande capacità dell’olandese è stata quella di tenere alle sue spalle Charles Leclerc in partenza realizzando una splendida staccata sul bagnato, dimostrando forse non solo di aver raggiunto Fernando Alonso, ma in certi casi di averlo anche superato.
Fare paragoni tra i due è davvero molto difficile, soprattutto perché dello spagnolo conosciamo praticamente tutta la sua carriera, difficile pensare che possa vincere dei Mondiali in Aston Martin nei prossimi anni, mentre per Verstappen tutto è ancora in divenire.
Il figlio d’arte di Joe infatti a inizio carriera era considerato un vero e proprio Bad Boy, uno di quelli che cercava in tutti i modi di forzare la manovra per poter ottenere i sorpassi anche nelle zone più impensabili.
Alonso invece è sempre stato considerato come il perfetto erede di Alain Prost, dunque un pilota estremamente riflessivo che sapeva esattamente cosa fare e quando farlo.
L’esempio massimo lo possiamo vedere negli anni in Ferrari, come per esempio quando nel 2012 sfiorò il titolo Mondiale pur vincendo solamente tre gare.
Il Verstappen di quest’anno però è stato in grado assolutamente di poter unire tutte le varie migliori caratteristiche dei piloti, dunque non è più solamente un campione in grado di attaccare gli avversari, ma ha dimostrato anche di sapere perfettamente come gestire una gara, diventando un pochino di più come Fernando Alonso.