Max Verstappen si mette in tasca del tutto il Mondiale di F1 e ormai aspetta solo di festeggiare al termine di una super gara in Ungheria.
Ci si aspettava una rinascita della Ferrari e invece ecco, puntuale come il Natale, il trionfo di Verstappen che chiude definitivamente la lotta al titolo, con l’olandese che ora inizierà per nove gare, molto probabilmente anche molte di meno, il countdown definitivo per la vittoria del titolo.
Non bastano nemmeno i problemi meccanici della Red Bull mostrati al sabato in qualifica per permettere alla Ferrari di rimontare sulla Scuderia austriaca, perché ormai gli errori davvero da matita rossa sono all’ordine del giorno.
Charles Leclerc a Le Castellet si è preso completamente la colpa al termine di un errore davvero sciocco in curva, vediamo se all’ennesimo abbaglio di un muretto che sta toccando i minimi storici del Cavallino, qualcuno avrà intenzione di prendersi delle responsabilità.
Intanto però c’è solamente da celebrare un fenomeno come Max Verstappen che non si fa assolutamente scoraggiare da una qualifica disastrosa che lo ha obbligato a partire solamente dalla decima posizione e avrebbe reso davvero impossibile la rimonta per chiunque, ma non per lui.
Un vero e proprio capolavoro di strategia, con la Red Bull che è riuscita a cambiare parti della Power Unit fortemente danneggiata al sabato senza però incorrere nelle penalità che hanno dovuto subire Leclerc a Montreal e Sainz a Le Castellet dovendo partire dall’ultimo posto.
Le vittorie però sono uno splendido gioco di squadra ed ecco allora che il 110 con lode alla laurea in strategia se lo guadagna Chris Horner, riuscendo sempre ad anticipare tutti, partendo con le rosse e poi utilizzando sempre e solo le gialle, in modo tale da poter sfruttare nel miglior modo possibile gli pneumatici migliori.
Perfino con il primo errore chiaro ed evidente della stagione Super Max riesce a rimettere in sesto la sua Red Bull e a ripartire come un treno, non perdendo l’occasione di superare ancora una volta uno Charles distrutto da una gomma bianca assolutamente senza speranze.
Partire dalla decima posizione e vincere in Ungheria sembrava un’impresa impossibile, ma Verstappen ce la fa, eppure non è stato il migliore di sempre perché nel 1989 fu la Ferrari di Nigel Mansell a fare il record assoluto della pista, con il Leone d’Inghilterra che partì dalla dodicesima posizione e chiuse davanti a tutti.
Verstappen secondo solo a Mansell, ma che rimonta
Nonostante questo non si tratti di un record assoluto possiamo dire senza alcun tipo di problema che la gara di Max sia stata davvero eroica e favolosa, con l’olandese che ha chiuso con un primo posto che ormai vuol dire titolo.
La strategia sciagurata della Ferrari porta Leclerc solamente al sesto posto e a questo punto il vantaggio diventa di 80 punti tondi tondi, il che garantirebbe il titolo Mondiale al campione in carica anche nel caso in cui ottenesse sempre secondi posti, e siamo molto vicini dal poter sfruttare sempre solo il podio.
L’Ungheria è una tappa del Mondiale sempre molto complicata per tutti i piloti, con nessuno che vuole mai partire dalle retrovie, ma Verstappen è un ragazzo che ha davvero delle qualità eccezionali e se ben seguito da un grande team può fare di tutto.
La Red Bull ha già messo in fresco lo Champagne dopo la Francia e ora ha già chiamato anche il catering per iniziare la festa per il secondo titolo Mondiale consecutivo di un super Max Verstappen che rischia di diventare così il primo figlio d’arte, calcolando solo la F1 ed escludendo dunque il caso Ascari, a vincere il titolo per ben due volte.