Il Circus sarà riuscito nel suo tentativo di animare le gare? Per il campione in carica Verstappen le prospettive ci sono per un motivo.
La domanda che in molti si stanno ponendo a pochi giorni dal via della stagione con il GP del Bahrain è se effettivamente la rivoluzione tecnica tanto spinta e voluta dalla Federazione Internazionale sia servita a qualcosa. L’obiettivo era rendere le corse più avvincenti e battagliate, con un maggior numero di sorpassi per evitare di assistere con frequenza a trenini in stile Montecarlo.
Dai test si è capito ben poco, ma a quanto pare, stando alle sensazioni dei piloti, l’effetto suolo ha abbastanza funzionato. Ciò però non significa garanzia di spettacolo, ma soltanto meno turbolenze quando le macchine sono in lotta.
Verstappen approva la strada tecnica scelta dalla FIA
Sebbene ancora lontani dal contesto di gara sono diversi ad aver dato un responso positivo al ritocco regolamentare. Tra questi Max ha individuato alcuni punti decisamente confortanti, come la maggior prevedibilità e compostezza della vettura.
“Credo che la situazione sia migliorata molto rispetto allo scorso anno“, le sue parole riprese da Motorsport.com. “Fino al campionato scorso quando seguivi un’altra macchina accusavi improvvisamente sottosterzo o sovrasterzo. Era incontrollabile”.
Pur avendo notato una perdita di carico aerodinamico mentre si è in scia, per l’iridato il feeling generale è di equilibrio.
Ciò che invece non cambierà sarà la difficoltà di tirare fuori il massimo dal mezzo a disposizione e portarlo al limite. “Ovviamente dipende dal bilanciamento. Spremere al 100% una monoposto è sempre difficile e credo che lo sarà ancora“.
Per il #1, in ogni caso, non è detto che si avranno GP più movimentati. Molto, infatti dipenderà dal layout. Sui tracciati più lenti i driver faticheranno per via del maggior peso delle wing car rispetto alle vetture vecchio stampo.
“Penso che dipenderà da pista a pista“, ha sostenuto evidenziando come il problema della lentezza si verificherà proprio suoi circuiti più tortuosi. “In quei frangenti per noi sarà meno entusiasmante guidare, mentre la situazione sarà decisamente diversa in quelli con molte curve veloci”.
Dopo la prima tranche di prove al Montmelo Sebastian Vettel si era lasciato scappare un commento decisamente poco lusinghiero nei confronti delle auto di nuova generazione e del loro peso. Citando, forse senza volerlo Alain Prost che, dopo quelle affermazioni pronunciate nel 1991 venne lasciato a casa dalla Ferrari, il tedesco dell’Aston Martin le ha definite dei camion.