Max Verstappen ha parlato di quanto accaduto con Hamilton in Brasile, sottolineando che la sua voglia di vincere è sempre altissima.
La battaglia tra Max Verstappen e Lewis Hamilton sta entrando definitivamente nel vivo. I due alfieri di Red Bull e Mercedes stanno lottando punto su punto con l’olandese che mantiene 8 lunghezze di margine sull’avversario, che è però in forte rimonta dopo essersi imposto in Brasile e ad Abu Dhabi.
Il Circus può godersi una settimana di riposo prima del rush finale, dopo una tripletta massacrante che ha messo a dura prova tutti i protagonisti della F1. Quello che vedremo la prossima domenica è un mistero per ogni pilota, visto che la pista di Jeddah rappresenta una novità assoluta.
Il tracciato dovrebbe essere velocissimo, con medie simili a quelle di Monza tra i muretti della città dell’Arabia Saudita. Le curve sono ben 27, ma in realtà si tratta di tutte pieghe da percorrere in pieno, come nell’ultimo settore del Qatar. Sui circuiti cittadini, Verstappen ha sempre ottimamente figurato, ma qui conterà tanto la potenza ed Hamilton rimonterà il super motore del Brasile.
Verstappen, in Brasile non c’è stato contatto
Tornando proprio su quanto accaduto ad Interlagos, la Federazione Internazionale non ha fatto di certo una bella figura. La Mercedes ha presentato delle nuove prove contro Max Verstappen, ed i giudici ci hanno messo praticamente una settimana per prendere una decisione. Il risultato? Un nulla di fatto, per l’olandese non sono arrivate sanzioni.
Obiettivamente, si è trattato di un classico contatto di gara, che alla fine non ha neanche deciso il risultato sportivo, visto che Hamilton ha passato comunque il rivale una decina di giri più tardi. Sull’argomento si è espresso proprio il leader del mondiale, intervistato al Podcast “Chequered Flag”.
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“Prima di tutto, non è stato un incidente perché tra di noi non è avvenuto alcun contatto vero e proprio“. La solita schiettezza che contraddistingue il figlio di Jos non è venuta meno neanche in questa occasione, forse consapevole del fatto che la sconfitta di San Paolo potrebbe costargli cara nel finale di stagione.
“Penso sia importante che io rimanga me stesso, le persone devono decidere da sole su cosa devono fare, e su come affronterò questa sfida e come tratterò Lewis. Sono qui per vincere ed ottenere il miglior risultato possibile, sia per me che per la mia squadra. Che alle persone piaccia o meno, non cambierà mai il mio approccio alle corse“.