Verstappen, il paragone con la leggenda della F1: i fan si dividono

Max Verstappen è il nuovo campione del mondo di F1. Secondo Christian Horner, l’olandese può essere paragonato a Nigel Mansell.

Max Verstappen (Getty Images)
Max Verstappen (Getty Images)

Il titolo mondiale vinto da Max Verstappen ad Abu Dhabi è una boccata di aria fresca per il mondo della F1. Dopo anni di dominio a senso unico di Lewis Hamilton e la Mercedes, la Red Bull motorizzata Honda dell’olandese volante è riuscita ad interrompere l’egemonia del team di Brackley, che regnava incontrastata da ormai troppi anni.

Il figlio di Jos, un robot progettato per vincere, è riuscito nella sua impresa, tralasciando per un attimo i fattacci del finale di gara. Super Max ha meritato per il suo essere perfetto nell’arco del campionato, dove ha sbagliato molto meno rispetto al rivale, anche se quell’errore in qualifica in Arabia Saudita gli sarebbe potuto costare carissimo.

Verstappen ha gestito la pressione in maniera incredibile, guidando da campione nonostante una RB16B chiaramente inferiore nelle ultime quattro gare. Il fatto che la Mercedes abbia vinto il mondiale costruttore fornisce ancora più credito alle qualità dell’olandese, che ha battuto uno dei più grandi di sempre in condizioni di perfetta parità. Anzi, la freccia nera aveva qualcosa in più senza alcun dubbio.

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Verstappen, Horner lo paragona a Nigel Mansell

A 24 anni, Max Verstappen è entrato nel club dei più giovani campioni del mondo della storia, al pari di Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Il tedesco è stato quello più precoce, ma l’olandese si è incontrato con il dominio Mercedes ed emergere non era per nulla facile. Lui ce l’ha fatta, ed è per questo che entrerà nei libri di storia, anche se d’ora in avanti non dovesse vincere neanche una corsa in più.

Il successo di un fenomeno così straordinario ha fatto discutere molto, e Christian Horner, team principal della Red Bull e mentore dell’orange assieme ad Helmut Marko, ha voluto parlare dell’impresa al “Times“, azzardando un paragone non da poco: “Max ha un cuore enorme, che ho visto in ben pochi piloti. L’unico che mi viene in mente è il grande Nigel Mansell, uno degli idoli della mia giovinezza. Entrambi danno il tutto per tutto quando scendono in pista“.

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Horner ha lanciato anche una piccola frecciatina a Sebastian Vettel, colui che rese grande per primo la Red Bull nel 2010: “Seb fu bravissimo, ma ebbe una monoposto migliore tra le mani. Max ha una qualità naturale, che gli permette di andare al limite ma sforzandosi molto meno rispetto ai suoi colleghi. Si vede poco questa capacità nei piloti, Verstappen ne ha da vendere, così come Hamilton. Anche Vettel, quando correva con noi e vinceva i mondiali, l’ha mostrata tante volte“.

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