Max Verstappen non si ferma più e batte un record appartenente a Michael Schumacher. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio.
Il 2021 volge ormai al termine, e con pochi giorni di anticipo rispetto alla fine dell’anno è terminato anche il mondiale di F1. Max Verstappen si è laureato campione del mondo per la prima volta in carriera. L’olandese ha battuto Lewis Hamilton al termine di una sfida infernale, che non si è conclusa neanche sotto l’ultima bandiera a scacchi.
La Mercedes non ha visto di buon occhio le modalità con cui è stata gestita la ripartenza dalla Safety Car, che secondo Toto Wolff avrebbero favorito spudoratamente la Red Bull. Che gli ultimi istanti della stagione siano stati convulsi e poco chiari è fuori da ogni dubbio, ma guardando indietro nella stagione, l’orange è colui che ha meritato di più il titolo.
Senza lo scoppio di Baku o i contatti di Silverstone e Budapest, Verstappen avrebbe potuto festeggiare l’iride con diverse gare di anticipo. La costanza di rendimento del figlio di Jos è stata impressionante, e gli ha consentito di vincere 10 gare su 22 con 8 secondi posti. Per tre volte si è ritirato, mentre in Ungheria ha chiuso al decimo posto, ma in ognuna di queste occasioni era privo di colpe, eccezion fatta forse per Monza dove sia lui che Hamilton hanno una bella parte di responsabilità.
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Verstappen, battuto Schumacher per podi in una stagione
La stagione 2021 di Max Verstappen è stata eccezionale, e lo ha visto concludere per ben 18 volte su 22 sul podio. Un numero così alto di finali tra i primi tre non si era mai registrato nella storia della F1, e sancisce un nuovo record. Quello precedente apparteneva a Michael Schumacher, che nel 2002 chiuse sul podio 17 gare su altrettante disputate.
All’epoca, il mondiale era ben pià breve rispetto ad oggi, dal momento che iniziò il 3 marzo in Australia, concludendosi il 13 ottobre in Giappone. Dal 2019 in avanti, la stagione termina addirittura nel mese di dicembre, e prevede costantemente 5-6 gare in più rispetto ai tempi del Kaiser di Kerpen.
L’unica eccezione è stata fatta nel 2020, quando tra luglio e dicembre si sono corse 17 tappe a causa del Covid e di un calendario rivoluzionato per via della Pandemia. Ciò non toglie nulla alla strepitosa annata di Verstappen, che in termini di velocità e costanza non ha avuto eguali. Hamilton infatti, ha commesso diversi errori ad Imola, Baku, nella Sprint Race di Monza e nelle qualifiche di Sochi, mentre l’olandese è stato perfetto.
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Nel finale, il figlio di Jos è riuscito ad arginare anche la superiorità Mercedes, che dal Brasile in poi è tornata di un altro livello rispetto alla sua Red Bull. Il finale di Abu Dhabi ha premiato la tenacia dell’orange, fantastico nel non mollare mai, diventando il primo campione del mondo proveniente dall’Olanda. La speranza è che il prossimo anno potremmo assistere nuovamente ad una sfida di così alto livello, e che il sette volte iridato prosegua la sua carriera.