Max Verstappen ha vinto il mondiale nonostante un impedimento non da poco alla sua gamba. Ecco come sono andati quei momenti.
Il Gran Premio di Abu Dhabi ha regalato emozioni a non finire, così come tutto questo mondiale 2021. Max Verstappen si è laureato campione del mondo per la stagione 2021, diventando il 34esimo pilota a vincere almeno un titolo dal 1950 ad oggi. L’olandese è sempre stato presentato come un fenomeno, come colui che, prima o poi, avrebbe sbaragliato la concorrenza.
Il debutto avvenne nel 2015, quando corse per la Toro Rosso ancora da minorenne. La classe fu subito evidente, anche se fu inficiata da un carattere e da una guida troppo aggressivi. La Red Bull decise di metterlo subito nel suo team poche gare dopo l’inizio del mondiale 2016, ed il figlio di Jos li ripagò vincendo subito a Barcellona.
Nel 2017, Verstappen fu in grado di ripetersi in Malesia ed in Messico, ma la stagione successiva iniziò con tantissimi errori. Dal botto nelle libere di Monaco in poi, nella sua testa è cambiato qualcosa, trasformandolo in quella macchina da record che tutti si aspettavano. Gara dopo gara, Max è diventato perfetto, ma a mancare all’appello era la macchina.
In questo 2021, Adrian Newey gli ha fornito una RB16B perfetta, e la power unit Honda si è finalmente dimostrata all’altezza della situazione. Dal punto di vista del pilota, Super Max è riuscito a tenere testa ad uno come Lewis Hamilton e ad una macchina da guerra come la Mercedes, piegandola proprio nel finale. Papà Jos non avrà avuto i metodi più ortodossi, ma è riuscito a creare un mostro, che solo nella notte di Abu Dhabi si è commosso per la prima volta dimostrando di essere un uomo come tutti.
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Verstappen, un crampo all’ultimo giro poteva costare caro
Appena sceso dalla vettura, Max Verstappen è apparso visibilmente provato per la corsa disputata. Giocarsi il mondiale all’ultimo giro era un qualcosa di impensabile, ma che grazie al botto della Williams di Nicholas Latifi è diventato possibile. Il resto lo ha fatto l’orange, che con la classe e l’irruenza di cui dispone ha sverniciato il rivale.
Nelle interviste di rito sotto al podio, il figlio di Jos ha anche parlato di un problema che poteva costargli carissimo nel finale: “Ho avuto un crampo alla gamba destra all’ultimo giro, ma per fortuna è andato tutto secondo i piani“. Una situazione davvero incredibile, che però non ha inficiato sul risultato finale.
Bello vedere anche Jos Verstappen commosso e stremato dopo la bandiera a scacchi, considerando il suo gelido e duro temperamento a cui tutti noi siamo abituati. L’ex pilota della Minardi si è detto felicissimo del fatto che Max, in quel di Yas Marina, abbia ripagato la famiglia per i tanti sacrifici fatti quando era piccolo.
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Quel robot progettato per vincere ha ora raggiunto il suo obiettivo, quello per cui aveva aperto gli occhi per la prima volta quel 30 settembre 1997. Dopo quasi un quarto di secolo, il ragazzo olandese si è fatto uomo. Ed ha vinto da campionissimo in una domenica folle ed impossibile da pronosticare.