La Red Bull ha scelto cosa fare sulla vettura di Max Verstappen a livello di power unit. L’olandese dovrà giocarsi bene le proprie carte.
Dopo un mondiale lunghissimo, siamo arrivati finalmente allo scontro finale. Max Verstappen contro Lewis Hamilton, Red Bull contro Mercedes. Lo scenario è da sogno, visto che il dominio del team di Brackley va avanti dal 2014, e nessuno, sino ad oggi, era mai riuscito a mettere i bastoni tra le ruote a Toto Wolff.
I due alfieri sono appaiati in testa alla classifica con 369,5 punti, ma la logica vede favorito il sette volte campione del mondo che proviene da tre vittorie consecutive. Dopo le due batoste di Austin e Città del Messico, il campionato sembrava ben indirizzato in favore del figlio di Jos, che aveva scavato un solco in classifica generale.
Come spesso accade, la Mercedes ed Hamilton non hanno mollato, ricucendo il divario ed allungando in maniera importante tra i costruttori. La Stella a tre punte ha 28 punti di margine sulla Red Bull, cosa che renderà una formalità la conquista dell’ottavo titolo a squadre consecutivo in quel di Abu Dhabi. Verstappen, di certo, non mollerà la presa per quanto riguarda la corona più ambita, quella dedicata ai piloti.
Dopo Jeddah, l’olandese ha subito tantissime critiche per la sua guida spericolata, che ha ricordato quella dei primi tempi in cui l’incoscienza lo dominava portandolo a manovre pericolose. Su questo discorso, è bene spezzare una lancia in suo favore. La RB16B non è più all’altezza della W12, e questo complica molto le ambizioni del figlio d’arte.
Dal Brasile in poi, la freccia nera ha acquisito nuovamente una superiorità ben marcata, che ha consentito ad un comunque straordinario Hamilton di rifarsi sotto in chiave iridata. Max sa benissimo che se vuole portare a casa l’iride, dovrà fare qualcosa di speciale sotto i riflettori di Yas Marina.
Verstappen, la Red Bull non cambierà il motore
A tenere banco negli ultimi giorni c’è anche la questione power unit. Lewis Hamilton avrà a disposizione il motore endotermico più fresco, il numero 5 montato in Brasile e poi riutilizzato solo in Arabia Saudita. Per quanto riguarda la parte elettrica, il britannico ha ancora le specifiche della numero 3, mentre Max Verstappen è fermo a 4 per tutti i componenti, compreso l’ICE.
Il motore a combustione interna è l’elemento in grado di fare maggiormente la differenza, sia a livello di performance che di affidabilità. Dopo attente analisi, la Red Bull ha deciso di non sostituirlo anche ad Abu Dhabi, per evitare penalità in griglia e giocarsela in pista sin da subito.
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Ad onor del vero, i tecnici della Honda avevano chiesto agli anglo-austriaci di cambiarlo già in Qatar, ma l’entourage diretto da Christian Horner ha deciso di non procedere alla sostituzione. Questo significa che Verstappen affronterà la gara più importante della sua vita con un motore che ha sulle spalle sette gare, contro le due di quello di Hamilton. L’affidabilità è un grosso punto di domanda, ma Max accetta il rischio e tenterà il tutto per tutto per portare a casa il mondiale.