Max Verstappen ha esordito nella giornata di ieri sulla nuovissima Red Bull RB18, che ha evidenziato una piccola problematica d’assetto.
Gli occhi di addetti ai lavori ed appassionati sono puntati sulla Red Bull e su Max Verstappen, stakanovista della prima giornata dei test invernali in corso a Barcellona con ben 147 tornate inanellate. L’olandese, neo-campione del mondo, ha completato oltre due Gran Premi di Spagna completi, dal momento che l’appuntamento catalano è basato sulla durata di 66 giri.
Ciò che ha impressionato è la grande solidità della nuova RB18, che nonostante i concetti molto estremi sembra aver già trovato l’affidabilità. Il gioiello di Adrian Newey ha colpito per le varie soluzioni, tra cui la sospensione anteriore pull rod (concetto scelto solo dalla McLaren), e per la lavorazione delle fiancate.
Nella zona posta sotto ai sidepod si è creato una specie di canale, su cui è posizionato un misterioso foro che potrebbe mirare a ricreare un effetto coanda unito alla zona terminale delle fiancate. Il disegno delle pance, in quella zona finale, è simile a quello dell’AlphaTauri, che tuttavia ha puntato su una filosofia molto meno estrema nella parte iniziale della fiancata.
Verstappen, alle 9 di ieri mattina, è andato in pista ed è stato subito preso d’assalto da chi tentava di strappare delle foto interessanti della RB18, che sui social hanno subito fatto scalpore. Lewis Hamilton, vestito in abiti civili, si è subito recato al box della Red Bull per scoprire personalmente qualche dettaglio della monoposto rivale, rimanendo piuttosto colpito dalle sue forme.
Le F1 ad effetto suolo stanno entusiasmando i fan, con delle prestazioni che appaiono già molto vicine a quelle dello scorso anno e per la differenza di filosofie di progettazione. Si temeva che i nuovi regolamenti potessero rendere molto simili tra di loro queste vetture, ma gli ingegneri ci hanno stupito per l’ennesima volta portando alla luce delle auto estreme.
Quelle che più hanno colpito sono sicuramente la Red Bull e la Ferrari, mentre la Mercedes è stata più “conservativa”. Ovviamente, spingersi ai limiti del regolamento non significa necessariamente dominare la stagione, e Newey questo lo sa bene. Ai tempi della McLaren, il brillante progettista britannico sbagliò clamorosamente alcune monoposto, come la MP4-18 costruita per il mondiale 2003 che non scese mai in pista.
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Verstappen, c’è un piccolo problema sulla Red Bull
La Red Bull ha completato ben 147 giri con Max Verstappen nella prima giornata di test a Barcellona, senza mai andare a caccia del tempo. L’olandese non è andato oltre il nono posto, arrivato grazie ad un 1’22”246 con gomma Dura a mescola C2. Come ricorderanno i più attenti, ai tempi di Sebastian Vettel il team di Milton Keynes non andava mai a caccia della prestazione pura nelle prove invernali, bastonando poi la concorrenza in pista.
Questo rende bene l’idea del perché la concorrenza sia così preoccupata nel vedere la RB18 sfrecciare in pista, dove sono arrivati comunque i primi riscontri. Nel corso del long run pomeridiano, il figlio di Jos e la Ferrari di Carlos Sainz si sono ritrovate molto vicine in pista, con l’olandese che pagava qualcosa nel primo settore, per poi riguadagnare stabilmente tre decimi nell’ultimo. Il telaio, dunque, sembra già una certezza.
In una nota pubblicata dal team al termine della giornata di prove dove Verstappen ha totalizzato ben 147 passaggi, il responsabile degli ingegneri, Guillaume Rocquelin, ha sottolineato un piccolo difetto a livello di bilanciamento. Non si tratta di nulla di preoccupante dal momento che sono solo test, ed il tempo per risolverlo c’è tutto.
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“Sono contento perché oggi è andata molto bene per il Team. Ci siamo dati l’ottimistico obiettivo di 700 km e abbiamo chiuso a circa tre giri dal traguardo, cosa che per la prima giornata di test è abbastanza buona. Le cose sono andate bene, abbiamo fatto diverse prove ed abbiamo delle ottime idee su come migliorare la macchina. Max è soddisfatto fino ad ora, ci sono alcuni problemi di bilanciamento che già sappiamo come sistemare“.