Max Verstappen non ha iniziato il Mondiale nel migliore dei modi e oggi ha eguagliato l’unico record negativo del Kaiser Michael Schumacher.
Quando un pilota riesce a eguagliare qualche record di Michael Schumacher è normale che si pensi immediatamente al meglio pensando che possano sempre essere dei primati grandiosi e di primo livello, peccato che Max Verstappen oggi abbia fatto un’impresa al contrario riuscendo a pareggiare forse l’unico disastroso primato del tedesco che mette così il tedesco in una bruttissima condizione.
A inizio anno la Red Bull annunciò che avrebbe continuato la sua collaborazione con la Honda per la concessione del motore, peccato che la Scuderia austriaca abbia anche spiegato nel dettaglio che l’idea era quella di farsi consegnare il materiale dal Giappone per poi lavorarselo all’interno del Box e delle loro officine.
Scelta molto curiosa che è sempre andata in controtendenza rispetto alle stagioni passate e se in Austria hanno intenzione di confermarsi campioni del mondo, probabilmente è il caso di ridare mano libera alla casa nipponica, perché ancora una volta è stato il motore a tradire Max Verstappen.
Inoltre oggi a Melbourne si è visto chiaramente come l’olandese fosse nettamente inferiore nelle prestazioni rispetto a Charles Leclerc, a differenza del Bahrain dove la sfida tra i due è stata estremamente serrata, ma in entrambi i casi il risultato è stato lo stesso, ovvero con la sua monoposto che si è affiancata a bordo strada per il ritiro.
Dunque Verstappen in questo momento si trova già con quasi due Gran Premi di ritardo su Leclerc, dato che il 46 punti sono davvero già un incredibile ammanco considerando che si sono disputate soltanto le prime tre tappe di un Mondiale che si appresta a essere combattuto fino all’ultima gara.
La Red Bull infatti è l’unica in questo momento che può pensare di lottare per il titolo con la Ferrari, peccato che l’olandese si trovi solamente al sesto posto in classifica generale, dato che non solo si trova alle spalle di Leclerc e di Sainz, con lo spagnolo che mantiene gli 8 punti di margine, ma anche dal compagno Sergio Perez a quota 30 e soprattutto dalle due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton.
Indubbiamente si tratta di un semplice caso e di una condizione del motore che andrà obbligatoriamente sistemata e migliorata, però è già la seconda volta che Verstappen regala un podio alle Frecce d’argento, in Bahrain al 7 volte iridato e oggi al giovane inglese ex Williams.
Con questo doppio ritiro Verstappen può dire di aver eguagliato un record che era rimasto di Michael Schumacher, ma del quale sicuramente l’olandese avrebbe fatto volentieri a meno, infatti era dal 2005 che un campione del mondo in carica non era costretto a ritirarsi in ben due occasioni nelle prime tre gare del Mondiale.
Volete sapere l’incredibile coincidenza? Anche allora il Kaiser si ritirò sia nella prima che nella terza gara e anche allora furono fatali Melbourne e Sakhir, soltanto che allora le gare erano state invertite con l’Australia che aveva aperto le danze, mentre il Bahrain che era arrivato dopo la Malesia.
Nonostante questa strana e incredibile similitudine, Max Verstappen può stare molto più tranquillo perché le somiglianze tra la Red Bull 2022 e la Ferrari 2005 finiscono con queste due gare sfortunate di inizio anno.
Non sappiamo cosa riserverà il futuro alla Scuderia austriaca, ma si può essere certi che lotterà fino alla fine per la vittoria del titolo, mentre quella Rossa era arrivata alla fine del suo ciclo straordinario fatto da cinque vittorie consecutive e si apprestava a vedere da lontanissimo la lotta al titolo tra le Renault di Fernando Alonso e la McLaren di Kimi Raikkonen.
La situazione di quella Ferrari era dunque molto più simile a quella attuale della Mercedes, con i tedeschi che però stanno riuscendo con la costanza di un motore non eccezionale, ma comunque molto affidabile, di ottenere sempre un gran numero di punti e che gli sta permettendo di essere in questo momento secondi sia nella classifica costruttori che in quella piloti.
La Rossa del 2005 vinse soltanto la gara farlocca di Indianapolis, circuito nel quale potevano gareggiare solo le Scuderie che possedevano pneumatici Bridgestone, ovvero Ferrari, Toyota e Minardi, con il Kaiser che poté evitare l’onta dello zero in quanto a successi in stagione, mentre Verstappen ha già vinto di potenza in Arabia Saudita.
La differenza infatti tra quelle due situazioni è anche le posizioni mantenute prima dei ritiri, con Max che si è sempre trovato nelle prime posizioni, mentre Michael ha dovuto arrancare nei bassifondi, tanto è vero che in Malesia, nella seconda gara dell’anno che riuscì a portare a termine, ottenne solo due punti grazie a un modesto settimo posto.
Verstappen ha tantissimi record di Michael Schumacher ai quali poter aspirare, ma di certo non aveva idea che sarebbe stato in grado di eguagliarlo in quello sicuramente meno memorabile e meno prestigioso del campionissimo tedesco, ma tra due settimana si volerà a Imola, con già il tutto esaurito e con l’olandese che vuole confermarsi il migliore nel circuito emiliano come nella passata stagione.
Non fatevi ingannare dai 46 punti di distacco, il campione del mondo c’è eccome e tornerà in pista più agguerrito di prima, perché sono ben altri i primati che vuole raggiungere, dato che la classe e il talento alla guida sono quelle donate solo ai campionissimi.
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