Sebastian Vettel è finito nel mirino per alcuni suoi recenti comportamenti. Il pilota dell’Aston Martin ora è sotto attacco.
La qualifica del Gran Premio di Turchia per Sebastian Vettel non è stata troppo positiva. Il quattro volte campione del mondo, vincitore ad Istanbul nel 2011, non è riuscito a portare la sua Aston Martin oltre l’undicesimo posto, mentre il compagno di squadra Lance Stroll si è piazzato nono accedendo in Q3.
La stagione del tedesco è stata costellata da una serie di alti e bassi, anche se dopo un brutto inizio è riuscito ad ottenere degli ottimi risultati. Su tutti spicca un secondo posto ottenuto nel Gran Premio dell’Azerbaijan, che aveva ripetuto anche in Ungheria prima di essere squalificato.
Vettel è stato comunque protagonista di numerose azioni importanti per la causa sociale, tra cui spicca quanto fatto a Budapest. Nel paese in cui Orbán non garantisce l’uguaglianza per la categoria LGBT, Seb aveva indossato una maglietta con la bandiera della pace, scatenando anche le ire del governo.
Vettel, guai in vista per il campione tedesco
In Turchia, Sebastian si è presentato con un casco del tutto inedito, dominato dal colore fucsia e che lancia un messaggio importante per la salvaguardia degli oceani. Pochi giorni fa infatti, in California è avvenuta la dispersione di circa 500mila litri di petrolio, a seguito della rottura di un oleodotto. Il pilota dell’Aston Martin è stato profondamente colpito dall’accaduto ed ha subito pensato bene di modificare la livrea del suo casco.
Il Ministro dei Trasporti tedesco, Andreas Scheuer, non sembra vedere di buon occhio le iniziative ambientaliste del pilota, che negli ultimi giorni aveva espresso alcune idee per migliorare la condizione delle autostrade tedesche. Secondo Vettel, l’assenza di limiti di velocità è un problema per la sicurezza degli automobilisti, e favorisce l’inquinamento nel paese.
La sua proposta è quella di inserire un limite di velocità che permetterebbe di ridurre in maniera significativa le emissioni di CO2. Scheuer, dal canto suo, ha voluto rispondere al pilota alla testata Bild: “Sebastian abita in Svizzera, e con il suo team di F1 viaggia molto prendendo numerosi aerei durante la stagione. Presimo che sia lui che l’Aston Martin abbiano compensato le emissioni di CO2 acquistando i crediti di carbonio che sostengono progetti di tutela ambientale e climatica“.
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“Anche guardando alla sua posizione attuale di classifica nella Formula 1, il suo passaggio in Formula E appare logico. Inoltre, in quel campionato le velocità sono molto inferiori rispetto alla categoria dove corre adesso“. Una risposta dura quella del Ministro, e la certezza è che Sebastian non farà attendere per una replica.