A gamba tesa nei confronti della Federazione. Vettel non ha preso bene la sanzione per il ritorno ai box in scooter durante l’FP1 di Melbourne.
Sebastian Vettel ha poco da sorridere. Dopo l’assenza forzata per Covid in Bahrain e in Arabia Saudita, in Australia non ha avuto vita più facile. Colpito da noie tecniche nel corso delle libere 1 e costretto a saltare il secondo turno per permettere ai suoi meccanici di riparare l’auto, non ha avuto fortuna maggiore questo sabato, quando, a causa dell’incidente rimediato nell’FP3, è riuscito a qualificarsi soltanto diciottesimo.
In mezzo a tale pot-pourri di sventure, pure una multa. Quella ricevuta per l’originale (e irregolare) modo di rientrare al proprio garage dopo l’intoppo del venerdì quando, preso in prestito il motorino del commissario che lo aveva appena aiutato a spegnere il principio d’incendio scoppiato sulla sua Aston Martin, con il casco solamente appoggiato sulla testa, è tornato in pit lane via pista e non tramite il percorso che la costeggia.
Cinquemila euro di sanzione che di certo non lo manderanno in fallimento, ma che lo hanno particolarmente infastidito.
Vettel e il dubbi sollevati sulla FIA
Quello che poteva sembrare un semplice e banale episodio punito dai commissari, si è quindi in seguito trasformato in ragione di polemica. Ancora a caldo, Seb, ha bollato la decisione federale come “uno scherzo” e ha posto degli interrogativi alquanto sibillini.
“Sarebbe bello sapere che fine faranno quei soldi. Ancora non siamo stati informati sul destino dei 50.000 che Verstappen dovette pagare per aver toccato l’alettone di Hamilton“, ha affermato a Motorsport.com ricordando quanto avvenuto al termine del GP del Brasile dell’anno scorso.
Per il quattro volte iridato le punizioni non si sono comunque esaurite lì. Nella serata (orario australiano) di sabato è stato raggiunto dalla notifica di ulteriori 600 euro da pagare per aver superato il limite di velocità (85 km/h contro gli 80 imposti) in corsia box quando stava tentando di completare almeno un giro lanciato.
“I ragazzi e le ragazze della squadra hanno fatto un lavoro incredibile per sistemare entrambe le monoposto (anche Stroll si è incidentato). E’ stato un miracolo averne una in azione. Poi c’è stata la bandiera rossa. Tutti si sono concentrarti sulla mia auto e ce l’abbiamo fatta“, ha reso merito al team. “Con un minuto dalla conclusione non potevamo certo saltare davanti. Non siamo ancora abbastanza competitivi, comunque è stato uno sforzo notevole da parte di tutti“.