Vettel, arriva il messaggio contro la guerra: parole dure del tedesco

Sebastian Vettel è uno dei primi piloti ad aver preso la parola contro la guerra tra Russia ed Ucraina. Ecco il suo pensiero sul presente.

I test in Bahrain stanno per andare in archivio, e tra le più grandi novità spicca la presenza di Kevin Magnussen, rientrato nel Circus con la Haas a seguito del licenziamento di Nikita Mazepin. La guerra tra Russia ed Ucraina, causata dall’invasione delle truppe di Vladimir Putin, ha portato sdegno anche nel mondo della F1, con piloti come Sebastian Vettel e Max Verstappen che si sono subito schierati contro il conflitto.

Vettel (ANSA)
Vettel (ANSA)

Il week-end di test in Bahrain è iniziato con una splendida foto di gruppo, con i piloti che attorniata dalla scritta “No War”. Purtroppo, già da quasi tre settimane il mondo è attanagliato da questa assurdità, che ha avuto molte conseguenze anche sul Circus. Il GP di Russia, previsto a Sochi per il 25 settembre, è stato cancellato, ma anche la Haas ha dovuto cambiare i propri piani.

Il team diretto da Gunther Steiner ha interrotto la partnership con lo sponsor Uralkali, licenziando anche Mazepin sabato scorso. Il russo ha così ceduto il posto a Magnussen, rientrato in attività nella giornata di ieri. Nikita è rimasto molto deluso dalla scelta della sua squadra, ed ha annunciato che non sono escluse azioni legali contro l’ormai ex team.

Tornando a coloro che si sono schierati contro la guerra facendo la voce grossa, tra di loro spicca ovviamente Vettel. Il tedesco dell’Aston Martin si è presentato alle prove di Sakhir con uno splendido casco che raccoglieva quasi tutte le bandiere del mondo, con sopra inciso il testo di “Imagine”, la strepitosa canzone di pace scritta da John Lennon.

Il tedesco sta lottando con la sua Aston nella speranza di poter far meglio rispetto allo scorso anno. Tuttavia, le prestazioni della monoposto britannico non sembrano far troppo sperare per il meglio, dal momento che i top team sono nettamente davanti. Le differenze maggiori riguardano le simulazioni di passo gara, dove i nuovi regolamenti non hanno portato a quell’equilibrio in cui si sperava.

Vettel, netta la sua opposizione alla guerra

Sebastian Vettel continua a rendere nota la sua opposizione al conflitto tra Russia ed Ucraina, ma va detto che è stato anche protagonista di un piccolo battibecco con uno dei paesi che ha esposto sul suo casco tramite la bandiera. Il quattro volte campione del mondo ha mostrato anche la bandiera di Cipro del Nord, che solo la Turchia riconosce come Paese indipendente.

Il tedesco ha risposto all’indignazione dell’Associazione automobilistica di Cipro e ha rimosso la bandiera. Il giorno successivo, il pilota dell’Aston Martin ha spiegato: “Volevo avere tutte le bandiere del mondo sopra e non l’ho controllato nel dettaglio. Ma abbiamo rimosso l’adesivo perché causava problemi e non trasmetteva il messaggio del casco“.

Certo, vorrei non aver dovuto portare questo disegno perché non c’era motivo di farlo. Sfortunatamente, non è così“, ha detto Vettel. «È un forte segnale di sostegno al popolo ucraino. Anche noi piloti ci siamo incontrati mercoledì e abbiamo colto l’occasione per prendere posizione e dimostrare che siamo uniti su questo tema. È terribile quello che sta succedendo in questo momento. Come un incubo che non finisce mai. Ecco perché ho mantenuto il design semplice. Dovrebbe essere semplice ed efficace“.

Il grande cuore di Sebastian non è una novità, anche se purtroppo cose del genere non dovrebbero servire visto che ci troviamo nel 2022. L’ex campione del mondo manda continui messaggi prendendosi anche i dovuti rischi, come quando indossò la maglietta con la bandiera della pace in Ungheria. In questa occasione, la presa di posizione è stata ancor più netta e gradita ai tifosi.

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