Vettel fa una rivelazione che riguarda il suo passato, quando era ancora bambino e non aveva le idee completamente chiare sul suo futuro.
Non è all’apice della sua carriera, ma Sebastian Vettel ha ancora qualcosa di buono da dare alla Formula 1. Abbiamo già visto nel 2021 che quando è a posto con la macchina può mettere in pista delle signore prestazioni. Nel 2022 spera di avere continuità nello stare in posizioni importanti.
Il nuovo regolamento tecnico potrebbe provocare un cambiamento dei valori in griglia e l’Aston Martin ha lavorato per essere davanti. Il progetto della scuderia di Lawrence Stroll è molto serio, c’è l’obiettivo di arrivare anche a lottare per il titolo nei prossimi anni.
Aver stretto una partnership con un colosso come Aramco conferma la bontà dei piani Aston Martin. Seb ha grande voglia di dimostrare di essere tutt’oggi un pilota di altissimo livello e pensa di essere nel team giusto per farcela. Ma solo la pista darà tutte le risposte.
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F1, Vettel fa una rivelazione su quando era bambino
Giovedì c’è stata la presentazione della nuova Aston Martin AMR22 e Vettel si è dimostrato molto carico in vista della prossima stagione di F1: “Sto con i piedi per terra e penso che le favorite siano le stesse. Preferisco essere realista che fare previsioni audaci. Ma spero di avere una buona ricompensa per il lavoro fatto negli ultimi dodici mesi. Il team ha progetti e ambizioni, sono felice di farne parte”.
Il quattro volte campione del mondo non può sbilanciarsi sul tipo di campionato che vedremo nel 2022. Ci sono tante incognite ancora e non si può sapere chi ha lavorato meglio con il nuovo regolamento tecnico. Una prima occasione di capire i valori in griglia ci sarà nel test di Montmelò (dal 23 al 25 febbraio). In Spagna ci faremo le prime idee.
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Vettel certamente si aspetta di essere più competitivo rispetto al 2021, anno nel quale l’Aston Martin ha un po’ deluso dopo l’exploit del 2020 quando si chiamava ancora Racing Point. Ma bisogna attendere per capire se la scuderia britannica avrà lavorato nella giusta direzione e cosa avranno fatto le altre.
Il quattro volte iridato di Formula 1 a margine della presentazione del team ha fatto anche una confessione riguardante il suo passato: “Sono sempre stato interessato alle auto e sognavo di dedicarmi a questo. Però c’è stata anche una fase nella quale ero piccolo, correvo per casa e gridavo ‘Voglio essere Michael Jackson’. Ma non mi sono dedicato a quello perché avevo zero talento nel cantare”.
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Seb da piccolo voleva essere come Michael Jackson, ma ha presto capito che sarebbe stato meglio dedicarsi ad altro. E fortunatamente ha scoperto di avere talento per correre con le quattro ruote.