Il giro sullo scooter costa caro a Vettel: la clamorosa decisione della FIA

Brutta sorpresa per Vettel al termine della prima giornata di attività a Melbourne. Il tedesco dell’Aston Martin ha ricevuto una sanzione.

Non è cominciato esattamente nel migliore dei modi il mondiale di Sebastian Vettel. Costretto a saltare i primi due round a causa della positività al Covid e dunque al debutto in Australia ha subito avuto una brutta sorpresa nel corso dell’FP1.

Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Sebastian Vettel (Ansa Foto)

Mancavano pochi minuti al termine delle sessione  iniziale quando la sua Aston Martin ha rallentato per poi fermarsi all’altezza della curva 10. Motore ko e un principio d’incendio che il tedesco si è affrettato a spegnere aiutato dai commissari.

E da qui il fattaccio. Salito su uno scooter, con il casco appena appoggiato sulla testa, il pilota di Heppenheim è tornato al box in solitario non risparmiando saluti al pubblico e senza tenere le mani sul manubrio.

Un atteggiamento, questo, non passato inosservato tanto che la Federazione lo ha messo sotto indagine.

Vettel si difende, ma la FIA lo punisce

Interrogato su quanto avvenuto in quei momenti, il 34enne ha dichiarato di essere stato autorizzato a riprendere la strada per la pit lane da uno dei marshal intervenuti.

Eppure per la direzione corsa ha infranto il regolamento e per questo gli è stata inflitta una multa da 5000 euro.

Da quanto si può comprendere a causare l’errore è stata un’incomprensione, in quanto, come si legge sulla nota ufficiale, lo steward non aveva ricevuto alcun ok a cedere il mezzo al quattro volte iridato.

Non bastasse il #5 anziché scegliere un percorso esterno ha utilizzato il circuito stesso violando l’articolo 26.7 del codice sportivo che “vieta a chiunque di essere sul tracciato nei cinque minuti successivi alla conclusione di un turno di prove con l’eccezione del personale identificato e delegato“.

In poche parole Seb non doveva essere lì e per questo qui pro quo, è stato sanzionato, sebbene si tratti di una somma iniqua per chi guadagna come lui.

Peggio è che il problema tecnico non gli ha consentito di girare nell’FP2. Ciò significa che il chilometraggio coperto dai test invernali ad oggi è stato davvero scarso.  Diminuiscono così drasticamente le sue chance di fare bene con un’auto già non particolarmente brillante.

Gestione cookie