Vincere una mano grossa a poker cash-game può essere esaltante, ma ricordiamoci di non esagerare con i festeggiamenti. Questa è la storia grottesca di un giocatore che ha decisamente imparato che il karma finirà sempre con il pareggiare i conti!
Era una serata tranquilla e girovagando un po’ su Reddit prima di mettermi a dormire, mi sono imbattuto in una storia che ha quasi dell’incredibile.
Tutto ha inizio in una notte d’estate, in una famosa poker room statunitense. Il nostro eroe, che chiameremo Mike per questioni di privacy, non centrava un piatto decente neanche a mettersi a pregare Zeus, quando finalmente una mano assurda ribalta la situazione.
Siamo a un tavolo 1$/2$ di NL Hold’em e Mike è rimasto con gli ultimi 300$ sul tavolo. La storia sembra inizialmente cambiare quando in un paio di mani sale a circa 900$. Convinto che finalmente la fortuna inizi a girare, si alza dal tavolo e si sposta al 2/5$ NL Hold’em.
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La mano della svolta
Dopo qualche mano arriva a 1,100$ di stack e, dopo aver posizionato lo Struddle di 10$, spilla un gustoso KK. Il giocatore UTG fa raise, quello dopo rilancia pesantemente, un altro giocatore va all-in così come il piccolo buio.
Mike sa benissimo che i suoi KK non possono essere la mano migliore in quella situazione, ma convinto che la dea bendata sia dalla sua, senza pensarci troppo sposta al centro tutte le sue fiches andando all-in con altri 3 player. Il primo mostra sconsolato un QQ, il secondo e il terzo invece hanno AA e AA.
Facendola breve, cade un K al flop e Mike incassa esultante oltre 4,500$. Entusiasta per l’inaspettata, enorme vincita, decide di festeggiare chiamando una sua amica “professionista” che riceveva in un hotel in uno Stato vicino, a circa un’ora di volo. Dopo aver festeggiato tra fiumi di Champagne, Mike si fa convincere dalla ragazza a spostarsi in un altro motel.
L’amara scoperta
Arrivato sul posto, scopre amaramente di essere finito in un’imboscata della polizia che lo arresta senza tante storie. Dopo qualche ora chiuso in cella con la crème della popolazione notturna dei sobborghi circostanti, scopre che la prostituta, per scagionarsi, aveva raccontato agli agenti come Mike fosse in realtà il suo magnaccia. Racconta anche di esser stata picchiata e rapinata di tutti i soldi. Le migliaia di dollari in contanti che Mike aveva in tasca durante la perquisizione, certo non giocavano a suo favore. Sommando varie accuse, il nostro Mike stava rischiando 15 anni di carcere!
A quel punto decide di usare la sua telefonata per chiamare la Poker Room dove la sera prima aveva vinto tutti i soldi. Fortunatamente il gestore confermò agli agenti che era stato lì tutta la sera e che il denaro lo avesse vinto regolarmente al tavolo qualche ora prima. Nel contempo il gestore della sala da gioco avvisò degli amici di Mike, che la mattina seguente andarono a pagare la cauzione e lo tirarono fuori da quella situazione assurda.
Il lieto fine
Uscito dalla cella stremato dalla nottata in bianco dopoi la paura di passare tre lustri in gabbia, non apr’ bocca per tutto il viaggio, tranne che per dire una sola frase che ha poi ripetuto più o meno ogni 15 minuti: “Avrei dovuto foldare quei KK”