La Williams ha iniziato ancora una volta la stagione con grande difficoltà e la Scuderia sembra pronta a correre ai ripari per il futuro.
Quando una Scuderia di grande prestigio e tradizione come la Williams entra in una situazione dove è impossibile uscirne, c’è sempre un po’ di rammarico e di tristezza per ciò che sta accadendo, con la monoposto che non sta rispettando assolutamente le aspettative e a peggiorare il tutto ci si è messa anche una scelta dei piloti non propriamente adatta.
Quando si pensa a chi ha scritto la storia della F1 non si può certamente non citare la Williams, un marchio iconico e unico tra gli anni ’80 e ’90 che ha permesso all’automobilismo di diventare ancora più amata e apprezzata in tutto il mondo perché da Grove si sono realizzate imprese straordinarie.
I primi successi sono arrivati grazie ad Alan Jones, con il burbero australiano che divenne il migliore del mondo nel 1980, per poi non riuscire a ripetersi l’anno seguente a causa della diatriba interna con l’argentino Carlos Reutemann che portò così Nelson Piquet in Brabham al successo, prima di vincere altri titoli con campioni memorabili.
In Williams infatti hanno vinto il Mondiale ben tre dei quattro moschettieri della generazione d’oro degli anni ’80, primi ’90, con Nelson Piquet che ottenne il suo terzo iride nel 1987, poi toccò a Nigel Mansell nel 1992 e infine ad Alain Prost nel 1993, con questi due che chiusero con le corse proprio in quelle edizioni.
Mancava solo un altro per completare il poker perfetto e sicuramente Ayrton Senna ce l’avrebbe fatta se non fosse stato che alla guida della monoposto britannica corse veramente pochissimo a causa di quel drammatico incidente a Imola che ne stroncò non solo la carriera, ma addirittura la vita.
La Scuderia britannica però non ha saputo continuare a ottenere i risultati sperati e negli ultimi anni il livello si è abbassato drasticamente, tanto è vero che la Williams si è dovuta accontentare in queste ultime stagioni solamente di alcuni piazzamenti tutt’altro che positivi, con lo zero che molto spesso non si è nemmeno mosso dalla casella della classifica finale.
L’anno scorso la situazione è migliorata, tanto da riuscire ad arrivare addirittura all’ottavo posto, superando sia Alfa Romeo che Haas, ma in questa annata sembra essere ritornato quel brutto presentimento che serpeggia ormai da tempo nell’ambiente, ovvero che a Grove sono tornati un bel passo indietro.
Alexander Albon è riuscito in maniera insperata e con una strana tattica a ottenere il primo punto della stagione con il decimo posto in Australia, ma Latifi non solo continua a non ottenere risultati bensì anche a distruggere in continuazione la monoposto e a questo punto sarebbe meglio correre con una sola guida per limitare i danni economici.
A questo punto la Scuderia sta iniziando a valutare se non debba essere il caso quello di cambiare pilota già nel corso della stagione, perché in questo momento il canadese è senza ombra di dubbio un limite enorme per la Williams e probabilmente sarà Imola a essere decisiva per le sorti di un pilota che non ha mai convinto.
Cambio importante in casa Williams: chi arriva al posto di Latifi
In questo momento sono solo delle ipotesi, ma ormai le voci stanno iniziando a girare in maniera sempre più insistente, con la Williams che avrebbe intenzione di sostituire Latifi con Nyck De Vries, un ragazzo che già a inizio stagione in molti davano come sicuro debuttante in F1, dopo i successi in F2 nel 2019 e in Formula E l’anno scorso e ad aiutarlo sarebbe sicuramente la sua vicinanza alla Mercedes.
L’olandese è infatti uno dei collaudatori della casa tedesca, sempre molto vicina alle sorti della Williams e che potrebbe garantirgli un passaggio in F1 per poterlo far crescere e chissà, magari farlo entrare al posto di Lewis Hamilton nel 2024 come fatto quest’anno con George Russell.
Non solo De Vries, perché tra le alternative c’è anche il belga Stoffel Vandoorne, altro pilota è un collaudatore della Mercedes, ma che rispetto al collega ha da poco compiuto i 30 anni, dunque sarebbe un’opzione magari proprio per il lungo periodo all’interno della Williams, dato che ormai il suo futuro nei grandi Team è praticamente precluso.
Ci sarebbe anche un’altra opzione davvero molto suggestiva, infatti nell’ultimo periodo si è anche parlato di un clamoroso possibile ingresso in Scuderia di Nico Hulkenberg, il pilota che in queste prime due gare di Mondiale ha sostituito Sebastian Vettel in Aston Martin, anch’esso un elemento fedele alla casa tedesca.
Sicuramente quest’ultimo sarebbe perfetto perché ha già dimostrato di avere una buona padronanza con queste nuove monoposto, riuscendo a ottenere discreti risultati, per quanto il livello della Scuderia britannica sia davvero minimo, ma attenzione perché anche qui potrebbe subentrare a Lance Stroll.
Il loro incidente fantozziano nella Q1 in Australia rischia sicuramente di compromettere il loro futuro in F1 e per questo motivo c’è molto interesse nel capire quello che succederà nel prossimo futuro, ma Nicholas Latifi è ormai evidente a tutti come non possa essere in alcun modo considerato un pilota adatto a certi palcoscenici.
La vettura non lo aiuterà, ma lui non ha nemmeno fatto nulla per far sì che questa potesse realmente avere dei miglioramenti almeno dal punto di vista del piazzamento, anche se adesso sarebbe già un’impresa riuscire a chiudere la gara.