Dopo un avvio di stagione faticoso, al Montmelo si è rivista una Mercedes aggressiva. Il duello in vetta diventerà presto a tre?
Se la Ferrari è uscita dal Catalunya abbattuta e la Red Bull gongolante per l’insperata doppietta, la Stella ha tirato un sospiro di sollievo. Dato qualche segnale di ripresa già a Miami, in Spagna la W13 è apparsa più solida e capace di reggere il passo della miglior concorrenza senza patire gravemente il porposing.
Gli ultimi sviluppi al fondo vettura hanno aiutato ad incrementarne la stabilità e grazie al minor saltellamento, sia Hamilton, sia Russell hanno potuto spingere con più tranquillità cercando di tirare fuori il potenziale a disposizione.
Certo, anche al Montmelo non ci siamo trovati di fronte alla Mercedes imperiale dei giorni del dominio, tuttavia il podio di George e il quinto posto di Lewis hanno dato conforto ad una scuderia che si sentiva persa e fuori bussola.
Wolff celebra il ritorno della Mercedes
A rincuorare il manager di Vienna, l’ottima prestazione del #44. Al pronti via subito protagonista di un contatto con la Haas di Kevin Magnussen, il sette volte iridato, malgrado una certa fatica, si è dimostrato in grado di rimontare dal fondo. Una prestazione degna di nota che non ha potuto non essere sottolineata dal dirigente, inquadrato più volte al box con un’espressione visibilmente tesa.
“Quando hai 38″ di distacco dall’ultima macchina pensi che sia finita, ma Ham ha dato prova di avere un gran passo, il che è fondamentale per il suo morale e per il nostro“, ha affermato nicchiando sullo scoramento del britannico che, in realtà avrebbe voluto abbandonare la corsa, ed evidenziandone invece l’abilità di portare a casa l’auto sebbene un guasto tecnico sulle ultime tornate lo abbia costretto a rinunciare alla quarta piazza.
“La sensazione è che la monoposto ora possa portarci al successo”, ha proclamato rasserenato dalla narrazione di un weekend, probabilmente andato meglio del previsto. “Questo non sarebbe capitato negli appuntamenti precedenti. Mi è tornato in mente il passato, quando eravamo ai vertici”.
“In ogni caso non nascondiamo di avere delle preoccupazioni. Abbiamo accusato del surriscaldamento e una perdita d’acqua. Di conseguenza, sarà cruciale analizzare l’hardware“, ha infine confessato i deficit che ancora affliggono la wing car disegnata dal gruppo diretto da James Allison.
Attualmente fuori dalla top 3 per quanto concerne la classifica conduttori, se il ritmo visto a Barcellona dovesse trovare conferma a Monaco, allora l’equipe tedesca potrà tornare a sognare.