Sarà perché la Mercedes ha fatto flop, ma al termine del weekend del Principato il boss Wolff si è espresso in maniera piuttosto critica.
C’è aria di maretta tra gli yatch di Monaco. Quello che per decenni è stato considerato un gran premio imprescindibile, oggi vacilla. Lo si capisce da come il Principe Alberto, domenica scorsa, si è sentito in dovere di tranquillizzare i tifosi locali sostenendo che sono già in atto le trattative tra l‘ACM e la top class a ruote scoperte.
Ma se da un lato il patron del Circus Stefano Domenicali, spinge per la fine dei privilegi dell’appuntamento voluto da Antony Noghès negli anni ’20 e l’adozione del medesimo sistema di tassazione che spetta agli altri eventi, più di qualcuno sostiene che il layout che ha fatto la storia è diventato obsoleto. Tra questi il responsabile della Mercedes.
Per Wolff la pista di Montecarlo va cambiata
Sarà perché Russell ed Hamilton hanno raccolto le briciole nell’ultima edizione della manifestazione, tagliando il traguardo rispettivamente in quinta e ottava piazza a 11 e 50″ dal vincitore Perez, per Toto Wolff, il disegno del tracciato andrebbe modificato così da renderlo più conforme alle esigenze delle monoposto ad effetto suolo, più ampie ed ingombranti.
“Se una vettura può rallentare di quasi 5″ e bloccare tutti è un peccato anche per lo spettacolo e la gara stessa“, ha affermato a caldo, indispettito per il tappo fatto da Alonso, che ha impedito a Lewis di recuperare terreno. “Intervenire è dunque importante per non trovarsi di fronte a una processione. Ham avrebbe potuto lottare con Norris e pure con George alla luce del suo ritmo“, ha proseguito accusando Fernando di aver tenuto il passo di una F2.
A proposta lanciata il manager austriaco non ha però saputo sviluppare il tema, ammettendo di non avere idea su quali aree cambiare. “Il tunnel è una parte veloce, ma non so cosa si possa fare. Forse potremmo eliminare la chicane all’uscita del tunnel e farla diventare un rettilineo. E poi il Tabaccaio, non so. Diventerebbe troppo veloce…”.
Ritocchi o meno da fare per rendere più avvincenti le corse, per il dirigente viennese non vi è dubbio che il Circus continuerà ad essere presente sul territorio. “L’aspetto tecnico non influenzerà la procedura di rinnovo, ma è chiaro che andrà trovato un compromesso. Noi come F1 abbiamo bisogno di Monaco e viceversa“, ha terminato con un concetto condiviso da buona parte dei corridori, convinti della crucialità della manifestazione su quelle che per molti di loro sono diventate strade di casa.