La multinazionale cinese che opera nel campo dell’elettronica di consumo proporrà il primo progetto di auto elettrica. Fan senza parole.
Il termine business nel titolo dell’articolo non è casuale. Ormai l’Automotive sta andando nella direzione di una diffusione massiccia di vetture alla spina che poco hanno in comune con le vetture storiche dei grandi marchi automobilistici. Siamo arrivati al punto che Xiaomi, Google o Uber hanno in cantiere progetti automobilistici in vista di un futuro sempre più green. In un mondo dove la durata della batteria farà la differenza, a quel punto anche aziende che producono altro si lanceranno nella corsa all’oro elettrico. Xiaomi, infatti, si prepara al debutto della sua prima auto elettrica che dovrebbe arrivare sul mercato tra due anni.
Prima dell’avvento della tecnologia con le batterie agli ioni di litio era, assolutamente, impensabile che un azienda produttrice di cellulari, app, portatili, dispositivi per la casa, elettronica di consumo e altri prodotti di uso quotidiano potesse lanciarsi nel mondo della produzione di auto. Xiaomi non è l’ultimo arrivato nel mercato, trattandosi del quarto produttore mondiale dopo Apple, Samsung e Huawei. A questo punto non possiamo escludere anche nei prossimi tempi l’Apple car o una vettura alla spina della Samsung. Il mondo sta andando in una direzione dove le case costruttrici storiche potrebbero trovarsi in clamorosa difficoltà. Dei veri e proprio colossi di altri settori si stanno muovendo per diventare dei player nel variegato mondo del mercato dell’elettrico.
Il progetto di Xiaomi era già stato avvolto da rumor tempo fa, ma ormai siamo prossimi alla lavorazione di un’auto che potrebbe avere un forte impatto in Asia. In Cina stanno sfruttando l’evidente vantaggio dei componenti per inserirsi nella sfida. I cinesi stanno facendo domanda per modelli alla spina, e tutto sembra servito su un piatto d’argento per la Xiaomi. Nel 2021 l’azienda ha annunciato ufficialmente che la registrazione industriale e commerciale di Xiaomi Automobile Co. Ltd. è stata completata. Il capitale di registrazione è pari a 10 miliardi di yuan e il fondatore Lei Jun, ha preso le redini della nuova divisione. Xiaomi ha messo su un team di 300 membri. Persone selezionatissime che daranno un forte impulso al primo progetto green della casa.
Auto elettriche, il progetto di Xiaomi
L’azienda cinese sta studiando il mercato, andando ad analizzare i progetti di BYD, Great Wall, Wuling. L’obiettivo è prendere piede in questa nuova realtà, ma dando subito un segnale forte. In base alle voci che girano, l’azienda intende lanciare 300.000 veicoli all’anno. Xiaomi si affaccerebbe alla fascia medio-alta del settore automobilistico, puntando anche ad una clientela benestante. Inutile girarci intorno, le auto elettriche continuano ad essere care, nonostante i proclami di tante case costruttrici e, difficilmente, considerate le tante problematiche attuali, si andrà incontro ad un passaggio verso l’elettrico per tanti, almeno in Italia. Naturalmente all’estero la musica cambia e la divisione auto di Xiaomi ha già annunciato che vorrebbe avere, entro il 2027, ben 1 milione di veicoli full electric in circolazione. Auto elettrica, si potrà ricaricare in casa? C’è un grande dubbio.
Un progetto molto ambizioso che passerebbe per la presentazione nei prossimi anni di quattro modelli full electric. Le vetture cinese presenteranno sistemi di assistenza alla guida avanzatissimi, dato che Xiaomi ha acquisito la startup Deepmotion specializzata nello sviluppo di questi sistemi. Il primo prototipo che verrà svelato nelle prossime settimane è stato realizzato da Shanghai HVST Automobile Design, azienda cinese che ha prodotto anche la Maven Concept di WM Motor. E’ ancora tutto avvolto dal mistero, ma di sicuro si tratta di una notizia che scuote un mondo dell’Automotive già in profonda crisi. Auto, quanto si paga di tasse in Europa? Resterete senza parole. L’azienda cinese potrebbe mantenersi al di sotto dei 30.000 euro come prezzo di lancio dei suoi modelli, ma anche superare ampiamente quella cifra.
I piani potrebbero subire piccole modifiche ma di base nei prossimi due anni la prima vettura elettrica dell’azienda cinese dovrebbe essere immessa sul mercato. La struttura produttiva principale sarà realizzata nell’area metropolitana di Pechino. La diffusione potrebbe arrivare anche sul mercato europeo. Di base in un mondo sempre più globalizzato i grossi major asiatici potranno muoversi con obiettivi internazionali. Il primo obiettivo è rendere Xiaomi un punto di riferimento in Cina. Dopo essere diventata leader nel mercato degli smartphone, le mire espansionistiche del brand poi non conosceranno confini. Come reagiranno i produttori di auto a combustione che sono ancora nella disperata ricerca di un cambio di paradigma. Non è, assolutamente, facile passare dall’essere stati al top in materia di motori termini ad una immagine green favorevole alle EV.