Guardato da tutti con diffidenza Zhou si prepara al debutto in F1 con l’Alfa Romeo e rivela di non temere la pressione e l’attenzione mediatica.
Il suo approdo in F1 non è stato salutato con il massimo dei favori. Definito dai più come un corpo estraneo della massima categoria in quanto spinto dal governo cinese e non dai risultati ottenuti nella scala motoristica che porta all’apice, Guanyu Zhou in realtà non ha un curriculum da buttare via.
Inizialmente membro della Ferrari Driver Academy, per poi passare a quella Renault al momento della sua promozione in F2, il pilota di Shanghai, vanta un secondo posto nella F4 italiana con la Prema ottenuto nel 2015, una vittoria nella Formula 3 Asia sempre con i colori del team veneto lo scorso anno e una piazza d’onore nella serie cadetta con la scuderia Virtuosi. Nulla di trascendentale, certo. Ma c’è chi, nel recente passato ha fatto molto peggio di lui ed è pur sempre arrivato nel Circus.
Consapevole di essere mal visto e al contempo molto atteso dal suo Paese, il 22enne sente di avere le spalle larghe per sopportare tutto. “Sono abituato alle aspettative nei miei confronti, e ciò non mi ha mai impedito di ottenere risultati”, ha detto sicuro di sé a Motorsport.com.
Zhou in F1 grazie ai soldi? Il pilota cinese non ci sta e replica
Per Guanuy Zhou nessun timore di essere giudicato
Promosso nella scuderia del Biscione al posto di Antonio Giovinazzi, il pilota asiatico sa bene che dovrà dimostrare da subito di valere, così da allontanare le critiche dalla dirigenza del team, tacciata di aver corso dietro al denaro, sacrificando chi al contrario stava crescendo e migliorando.
“Sono cosciente che su di me verranno fatte valutazioni. Credo sia un po’ la prassi per tutti coloro che esordiscono nella top class“, ha sostenuto mettendo poi le mani avanti. “Mi ci vorrà un po’ per adattarmi, anche perché voglio affrontare il tutto passo per passo“.
Zhou incorona Bottas: parole al miele per il nuovo compagno di team
Pronto ad allontanare da sé i riflettori, il terzo della classifica di F2 del 2021, si è dato mezzo campionato di tempo per adattarsi alla F1. “L’importante sarà apprendere e progredire gradualmente”, ha concluso rimandando ogni speranza di risultato al dopo estate.